Produrre ortaggi in fondo al mare: «Si può fare ed è green»

Parla l'azienda Ocean Reef Group, ideatrice del «Nemo's Garden» di Noli (Savona)

Produrre ortaggi in fondo al mare: «Si può fare ed è green»
Produrre verdure sott'acqua, al riparo da agenti atmosferici, organismi patogeni e non utilizzando agrofarmaci e diserbanti. E' la nuova frontiera dell'agricoltura terreste, sempre più in balia dei cambiamenti climatici. Un'idea rivoluzionaria ma anche "assolutamente fattibile" in chiave di una futura commercializzazione di massa. A dirlo sono i risultati della ricerca di Ocean Reef Group, azienda italiana di attrezzature per sub che nel 2012 ha costruito, un po' per gioco e un po' per la passione verso l'agricoltura, la prima serra sottomarina del mondo dedicata alla coltivazione di vegetali.

L'impianto pilota, ribattezzato "Nemo's Garden", si trova al largo delle coste di Noli (Savona) ed è formato da sei piccole biosfere - due metri di diametro per un metro e mezzo di altezza - con cupole trasparenti riempite d'aria, collocate a una profondità di otto-dieci metri. Sott'acqua oltre a generarsi autonomamente condensa, quindi acqua fresca che alimenta le piante, si genera una produzione molto rapida che in 48 ore trasforma il seme in una giovane pianta. Potrebbe essere una velocità di dieci volte superiore rispetto al sistema classico.

Ocean Reef Group ha sperimentato finora la coltivazione di ortaggi e spezie, tra cui il basilico, l'alloro, l'aglio, le zucchine, la stevia, la melissa, il radicchio e l'aloe vera, ottenendo risultati positivi sul fronte della qualità organolettica, paragonabile a quella delle produzioni sulla terraferma. E per il futuro non esclude di provare anche piccole piante da cespuglio, come ad esempio le fragole.

Tre impianti nel mondo

"Nemo's Garden è progetto di ricerca serio che cresce di anno in anno - spiega Luca Gamberini, marketing manager di Ocean Reef Group e figlio di Sergio, fondatore dell'azienda e ideatore dell'orto sottomarino - L'aspetto più importante è il fatto che ci stiamo distribuendo in modo capillare nel mondo. Oltre a Noli, infatti, abbiamo allestito nel 2017 un impianto in Belgio, nel Centro di immersioni al coperto di Beringen, e a breve ne costruiremo un altro in Florida (Usa), nella laguna di Key Largo, dove avvieremo anche attività educative per i ragazzi sul tema della sostenibilità e dell'agricoltura sottomarina come possibile alternativa a quella convenzionale".



"L'introduzione di nuovi impianti - evidenzia Gamberini - è una conditio sine qua non per poter sviluppare il progetto, reinvestire le entrate nella ricerca e comprendere il comportamento dei nostri impianti nei vari luoghi acquatici della Terra. Oggi lo spazio limitato delle biosfere è un vincolo per le quantità raccolte, destinate perlopiù alla ristorazione. Ma, nel giro di pochi anni, potremo riuscire a spingerci anche alla produzione commerciale". Non vediamo l'ora, quindi, di trovare i primi prodotti firmati Nemo's Garden nei supermercati nazionali.

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