Economia
World Potato Congress, decima edizione in Perù
All'evento scientifico di maggio relazionerà l'italiano Marco Bindi (UniFi)
Il World Potato Congress (Wpc), l'evento scientifico più importante al mondo per il settore della patata, celebrerà la sua decima edizione in Perù a maggio 2018. Il congresso, che si tiene a cadenza triennale, è organizzato da World Potato Congress Inc, ente no-profit che riunisce i leader del comparto e opera per sostenere la coltivazione del popolarissimo tubero in tutto il mondo.
"ll Wpc rappresenta una eccellente vetrina per promuovere l'uso sostenibile della biodiversità delle patate nonché una opportunità per entrare in contatto con gli ultimi sviluppi scientifici e commerciali relativi alla patata", spiega la World Potato Congress Inc, guidata dal neo presidente Romain Cools, segretario di Belgapom (Unione per il commercio e l'industria di trasformazione della patata belga). "L'evento fungerà da piattaforma per la sicurezza alimentare e la nascita di iniziative imprenditoriali".
Le precedenti edizioni del Wpc si erano tenute in Nord America, Europa, Sudafrica, Cina e Nuova Zelanda; quest'anno, per la prima volta, l'evento raggiungerà l'America Latina. Dal 27 al 31 maggio "toccherà" la città peruviana di Cusco, dove arriveranno importanti relatori internazionali tra i quali spicca l'italiano Marco Bindi, dell'Università di Firenze, che parlerà degli effetti globali dei cambiamenti climatici sulla produzione di patate.
Fra gli altri keynote speaker Barbara Wells, direttore generale dell'International Potato Center (Cip) di Lima (Perù), indagherà il ruolo della patata per la nutrizione del futuro; David Nowell (Fao) illustrerà le nuove tendenze alimentari ed agricole, mentre Maximo Torero tratterà, per conto della Banca Mondiale, il tema dei trend globali che riguardano l'economia e le tecnologie applicate al settore delle patata.
In rappresentanza del Cip parteciperanno anche Miguel Ordinola e André Devaux, i quali forniranno i loro contributi sull'importanza della diversità varietale in Perù. Il congresso vedrà poi l'intervento di Glenn Bryan, del centro di ricerca The James Hutton Institute di Dundee (Scozia), sui progressi delle biotecnologie per lo sviluppo di nuove varietà.
Sono previste inoltre diverse sessioni tecniche che spaziano dalla gestione della coltivazione e delle malattie, all'analisi dei consumi e del mercato, fino al breeding e alle nuove tecnologie di post raccolta e lavorazione.
Copyright 2017 Italiafruit News
"ll Wpc rappresenta una eccellente vetrina per promuovere l'uso sostenibile della biodiversità delle patate nonché una opportunità per entrare in contatto con gli ultimi sviluppi scientifici e commerciali relativi alla patata", spiega la World Potato Congress Inc, guidata dal neo presidente Romain Cools, segretario di Belgapom (Unione per il commercio e l'industria di trasformazione della patata belga). "L'evento fungerà da piattaforma per la sicurezza alimentare e la nascita di iniziative imprenditoriali".
Le precedenti edizioni del Wpc si erano tenute in Nord America, Europa, Sudafrica, Cina e Nuova Zelanda; quest'anno, per la prima volta, l'evento raggiungerà l'America Latina. Dal 27 al 31 maggio "toccherà" la città peruviana di Cusco, dove arriveranno importanti relatori internazionali tra i quali spicca l'italiano Marco Bindi, dell'Università di Firenze, che parlerà degli effetti globali dei cambiamenti climatici sulla produzione di patate.
Marco Bindi
Fra gli altri keynote speaker Barbara Wells, direttore generale dell'International Potato Center (Cip) di Lima (Perù), indagherà il ruolo della patata per la nutrizione del futuro; David Nowell (Fao) illustrerà le nuove tendenze alimentari ed agricole, mentre Maximo Torero tratterà, per conto della Banca Mondiale, il tema dei trend globali che riguardano l'economia e le tecnologie applicate al settore delle patata.
In rappresentanza del Cip parteciperanno anche Miguel Ordinola e André Devaux, i quali forniranno i loro contributi sull'importanza della diversità varietale in Perù. Il congresso vedrà poi l'intervento di Glenn Bryan, del centro di ricerca The James Hutton Institute di Dundee (Scozia), sui progressi delle biotecnologie per lo sviluppo di nuove varietà.
Sono previste inoltre diverse sessioni tecniche che spaziano dalla gestione della coltivazione e delle malattie, all'analisi dei consumi e del mercato, fino al breeding e alle nuove tecnologie di post raccolta e lavorazione.
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