Attualità
Fragole, produzione invernale nel vivo
L'Azienda Scarnato in Basilicata coltiva Fortuna: «Frutti dolci e succosi»
Da circa tre settimane in Basilicata è ripartita la produzione di fragole. Sotto serra, come nel caso dell'Azienda agricola Scarnato di Scanzano Jonico (Matera), viene raccolta la varietà Fortuna.
"I primi stacchi del ciclo invernale risalgono al 10 novembre - spiega a Italiafruit News Vincenzo Scarnato, responsabile della produzione dell'azienda di famiglia - e si proseguirà fino ai primi di aprile, quando lasceremo spazio alla Candonga. Nella nostra azienda su 12 ettari dedicati alle fragole, un ettaro viene destinato alla varietà Fortuna, trapiantata in serra agli inizi di settembre. Questa fragola ci fornisce durante tutto il periodo di raccolta un discreto livello di produzione pari a 800/900 grammi a pianta".
Le caratteristiche del frutto, anche nel periodo invernale, sono tali da poter ottenere risultati soddisfacenti sul mercato. "A livello qualitativo questa fragola viene molto gradita, oltre che per la sua precocità, perché dolce, croccante e succosa allo stesso tempo - conclude Scarnato - La nostra produzione è rivolta per l'80% alla Grande distribuzione, anche dei Paesi esteri, mentre il restante 20% viene distribuita nei mercati ortofrutticoli italiani".
Copyright 2017 Italiafruit News
"I primi stacchi del ciclo invernale risalgono al 10 novembre - spiega a Italiafruit News Vincenzo Scarnato, responsabile della produzione dell'azienda di famiglia - e si proseguirà fino ai primi di aprile, quando lasceremo spazio alla Candonga. Nella nostra azienda su 12 ettari dedicati alle fragole, un ettaro viene destinato alla varietà Fortuna, trapiantata in serra agli inizi di settembre. Questa fragola ci fornisce durante tutto il periodo di raccolta un discreto livello di produzione pari a 800/900 grammi a pianta".
Le caratteristiche del frutto, anche nel periodo invernale, sono tali da poter ottenere risultati soddisfacenti sul mercato. "A livello qualitativo questa fragola viene molto gradita, oltre che per la sua precocità, perché dolce, croccante e succosa allo stesso tempo - conclude Scarnato - La nostra produzione è rivolta per l'80% alla Grande distribuzione, anche dei Paesi esteri, mentre il restante 20% viene distribuita nei mercati ortofrutticoli italiani".
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