Attualità
«Gravi danni da cimice» per la nocciola piemontese
La Fondazione Agrion promuove un incontro sulle azioni di ricerca e difesa
Si terrà lunedì 4 dicembre a Cravanzana, in provincia di Cuneo, un incontro promosso da Agrion - Fondazione per la ricerca, l'innovazione e lo sviluppo tecnologico dell'agricoltura piemontese, ndr - dedicato alla corilicoltura. L'evento vuole essere una occasione per confrontarsi sul tema della coltivazione della nocciola e, in particolare, sulle azioni messe in atto da Agrion per la tutela e lo sviluppo di questo settore che, in Piemonte, rappresenta ben 22mila ettari, pari al 25% del totale nazionale, e circa 10mila corilicoltori. Le due provincie più significative, in termini di numerosità dei coltivatori, sono Cuneo e Asti, seguite a ruota da Alessandria e Torino.
"Abbiamo voluto organizzare questo incontro - spiega il presidente di Agrion, Giacomo Ballari - per condividere quanto si sta facendo in tema di ricerca e sviluppo per la corilicoltura. La coltivazione della nocciola è una delle pietre miliari dell'agricoltura regionale. Proprio per questo, come Agrion abbiamo avviato diverse azioni di ricerca e analisi, insieme a partner specializzati nel settore, per trovare soluzioni concrete e applicabili che tutelino questa produzione e ne supportino lo sviluppo".
Uno dei problemi più critici da affrontare è la diffusione delle popolazioni di cimice asiatica (Halyomorpha halys). "La coltivazione della nocciola - sottolinea Ballari - che è a tutti gli effetti un frutto e, soprattutto, una delle grandi eccellenze agroalimentari del Piemonte, sta subendo gravi danni a causa della cimice asiatica. Ma, con ricerche mirate e molto sostegno, speriamo di poter trovare sistemi pratici per il miglioramento di questa situazione".
Nei mesi scorsi, in particolare, la preoccupazione per la diffusione dell'insetto ha portato il Gruppo Ferrero a sottoscrivere un accordo con Agrion per mettere a punto sistemi di difesa in grado di contenere i danni. L'azienda produttrice della Nutella ha messo a disposizione della Fondazione un consistente contributo finanziario sia per monitorare la diffusione della cimice sul territorio che per sperimentare metodi innovativi attract & kill (ad esempio totem avvolti da una rete pre-trattata con un insetticida).
L'incontro si svolgerà alle ore 20.30 nella "Sala Consiglio" del Comune di Cravanzana, in via Ferrera 2.
Copyright 2017 Italiafruit News
"Abbiamo voluto organizzare questo incontro - spiega il presidente di Agrion, Giacomo Ballari - per condividere quanto si sta facendo in tema di ricerca e sviluppo per la corilicoltura. La coltivazione della nocciola è una delle pietre miliari dell'agricoltura regionale. Proprio per questo, come Agrion abbiamo avviato diverse azioni di ricerca e analisi, insieme a partner specializzati nel settore, per trovare soluzioni concrete e applicabili che tutelino questa produzione e ne supportino lo sviluppo".
Uno dei problemi più critici da affrontare è la diffusione delle popolazioni di cimice asiatica (Halyomorpha halys). "La coltivazione della nocciola - sottolinea Ballari - che è a tutti gli effetti un frutto e, soprattutto, una delle grandi eccellenze agroalimentari del Piemonte, sta subendo gravi danni a causa della cimice asiatica. Ma, con ricerche mirate e molto sostegno, speriamo di poter trovare sistemi pratici per il miglioramento di questa situazione".
Nei mesi scorsi, in particolare, la preoccupazione per la diffusione dell'insetto ha portato il Gruppo Ferrero a sottoscrivere un accordo con Agrion per mettere a punto sistemi di difesa in grado di contenere i danni. L'azienda produttrice della Nutella ha messo a disposizione della Fondazione un consistente contributo finanziario sia per monitorare la diffusione della cimice sul territorio che per sperimentare metodi innovativi attract & kill (ad esempio totem avvolti da una rete pre-trattata con un insetticida).
L'incontro si svolgerà alle ore 20.30 nella "Sala Consiglio" del Comune di Cravanzana, in via Ferrera 2.
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