Clementine: problemi di calibro, mercato promettente

Eleuteri: buona qualità, differenze di prezzo rilevanti, cresce la linea premium di Op Armonia

Clementine: problemi di calibro, mercato promettente
Tempo di primi bilanci per le clementine. E, per il momento, sono più le luci delle ombre. “Abbiamo avviato la campagna 2017 negli stessi giorni del 2016, intorno al 15 ottobre con la varietà Caffin/Oronules - spiega Marco Eleuteri, consigliere con delega alla funzione commerciale e marketing dell’Op Armonia - Per questa varietà non abbiamo notato grandi problemi di calibro, a differenza della varietà Comune, che rappresenta oltre l'80% delle clementine coltivate nel nostro Paese, in raccolta da una decina di giorni, che si sta mostrando più piccola della media”. “Una criticità mitigata, però, almeno in questa prima decade di novembre - aggiunge Eleuteri - da un mercato estero che ha assorbito buoni quantitativi dei calibri più piccoli, come il 5, non tutti assimilabili dal mercato italiano, a prezzi nel complesso decenti".

La qualità invece, viene definita pressoché impeccabile: “Sotto il profilo gustativo siamo di fronte a una delle migliori campagne degli ultimi anni, il che sicuramente dovrebbe avere effetti positivi sui consumi”, dice l’esponente dell’organizzazione di produttori con sede a Battipaglia (Salerno). 

“Per quanto riguarda Op Armonia, dovrebbe raggiungere quota 70mila quintali con un robusto incremento della linea premium DolceClementina, che per questa campagna apporterà in valore oltre il 40% di tutto il fatturato delle clementine del gruppo, con un incremento del 30% sull'anno scorso”. 



Un balzo, quest’ultimo, reso possibile “dal lavoro certosino sulla qualità che procede ormai da molti anni - commenta Eleuteri - ed in cui è stato fondamentale l'apporto tecnico e agronomico del nostro citrus scientist specialist, Francesco Perri, che mi affianca da diversi anni nel percorso di miglioramento qualitativo e che proprio quest'anno ci ha portato a firmare il primo, e purtroppo unico al momento, programma italiano di miglioramento genetico della clementine congiuntamente al Crea di Acireale”. “Nelle prossime settimane - aggiunge Eleuteri - potremo finalizzare il processo di brevettazione della varietà di clementine  mediotardiva Sanzo, individuata dallo stesso Perri diversi anni fa: dovrebbe migliorare notevolmente, nel giro di qualche anno, la nostra offerta clementicola nei mesi di gennaio e febbraio”. 



Per quanto riguarda le aspettative commerciali di campagna è atteso “un differenziale di prezzo maggiore rispetto a quello degli altri anni tra le quotazioni dei calibri maggiori e quelle dei calibri minori”. “Sembra inoltre - conclude Eleuteri - che le produzioni spagnole di clemenules siano un 15-20% inferiori rispetto a quelle degli ultimi anni e questo dovrebbe comportare migliori performance commerciali delle clementine spagnole sui mercati internazionali rispetto agli anni scorsi; qualora questo scenario commerciale si dovesse verificare, sebbene l'Italia non sia certo un grande esportatore di clementine, ne trarrebbero comunque beneficio i suoi operatori”.

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