Attualità
Dall'Italia alla Cina è boom di vegani
Ieri il World vegan day. Sviluppo importante in Europa, numeri monstre a Pechino
Il primo novembre non è soltanto la giornata dedicata ai Santi, ma anche la data in cui chi rifiuta di cibarsi di carne e derivati - e segue uno stile di vita che dice “no” a scelte che possano generare lo sfruttamento o la sofferenza di animali - celebra il World vegan day. Fu infatti il primo novembre 1944 che vide la luce la Vegan Society fondata dagli attivisti inglesi Donald Watson e Elsie Shrigley. La società affonda le sue radici nel dibattito sull'etica di consumo dei prodotti caseari, avviato a inizio Novecento all'interno del movimento vegetariano.
Secondo il Rapporto Eurispes 2017, il 7,6% degli italiani segue una dieta vegetariana o vegana, con quest'ultima in forte ascesa: se il 4,6% degli intervistati per il Rapporto si è dichiarato vegetariano, con una flessione del 2,5% rispetto al 2016, i vegani avrebbero raggiunto il 3%; un vero e proprio boom, considerando che dodici mesi prima erano solo l’1%.
Per VeganOk, invece, gli italiani che hanno scelto un’alimentazione 100% vegetale sono il 2,6% (59% donne, 41% uomini). Percentuali comunque importanti, confermate anche dalla crescita delle vendite legato al settore “no meat”: nei primi 10 mesi del 2016, rispetto allo stesso periodo del 2015, si è registrato un calo dei consumi del 5,8% per le carni rosse e suine, del 5,3% per i salumi e del 3,2% per i prodotti caseari a fronte di sostanziosi aumenti di prodotti vegan: latti vegetali (+19%), zuppe (+37%), piatti pronti, condimenti, salse e sostituti dei secondi piatti (+27,1%).
A livello planetario, il trend è positivo, trainato dai “millennials”: se in Germania e Inghilterra si stima che i vegani rappresentino circa il 3% della popolazione, in linea quindi con l’Italia, negli Stati Uniti la quota sarebbe pari al doppio. E la “fetta” di vegani sta crescendo anche in Cina: come rivela un recente articolo del South China Morning Post ripreso dal Corsera, il mercato vegan cinese dovrebbe aumentare di oltre il 17% nei prossimi cinque anni, con il tasso di crescita più veloce, in questo settore, a livello internazionale.