Attualità
Uva Italia Igp, a Canicattì corsa per entrare nel Consorzio
Il presidente: «Campagna soddisfacente, prezzi in lieve ripresa nelle ultime settimane»
Corsa per entrare a far parte del Consorzio di tutela dell'uva Italia Igp di Canicattì (Agrigento): anche se la stragrande maggioranza del prodotto viene esportata in Francia, la crescente attenzione della Grande distribuzione organizzata italiana verso i prodotti a marchio sta spingendo i produttori ad aderire al consorzio, in modo da poter percorrere nuovi canali di vendita.
Attualmente, come spiega a Italiafruit News il presidente del Consorzio, Salvatore Lodico, sono 51 i soci produttori ma ci sono già 20 richieste di adesione che saranno esaminate il prossimo anno. Lodico, che guida la cooperativa Insieme - una trentina di soci che opera su una superficie di circa 400 ettari nell'areale di Canicattì - è impegnato nella promozione dell'uva da tavola ed è convinto che il prodotto possa trovare nuovi spazi. La nostra forza è la tipicità dell'uva - ribadisce - Peculiarità uniche come dolcezza, colore e sapidità rendono il nostro prodotto inconfondibile. Questa è una base oggettiva da qui sviluppare nuove azioni di marketing. Dobbiamo puntare far conoscere la salubrità del nostro prodotto e stiamo cercando di farlo tramite il consorzio. Il consumatore cerca maggiori specifiche nelle etichette, dobbiamo essere pronti a comunicare: ci sono nicchie di mercato in cui possiamo trovare quel differenziale di valore che il nostro prodotto merita".
A proposito di valore, come sta andando la campagna 2017? "Per il produttore parliamo di un prezzo sui 70-80 centesimi il chilo, è soddisfacente anche se inferiore di circa 10 centesimi rispetto all'anno scorso - risponde il presidente - Tuttavia ora stiamo assistendo a una tendenza in lieve aumento. In Gdo il prezzo allo scaffale di una buona uva - conclude Lodico - non può scendere sotto i due euro e mediamente si aggira tra i 2,50 e i 3,50".
Copyright 2017 Italiafruit News
Attualmente, come spiega a Italiafruit News il presidente del Consorzio, Salvatore Lodico, sono 51 i soci produttori ma ci sono già 20 richieste di adesione che saranno esaminate il prossimo anno. Lodico, che guida la cooperativa Insieme - una trentina di soci che opera su una superficie di circa 400 ettari nell'areale di Canicattì - è impegnato nella promozione dell'uva da tavola ed è convinto che il prodotto possa trovare nuovi spazi. La nostra forza è la tipicità dell'uva - ribadisce - Peculiarità uniche come dolcezza, colore e sapidità rendono il nostro prodotto inconfondibile. Questa è una base oggettiva da qui sviluppare nuove azioni di marketing. Dobbiamo puntare far conoscere la salubrità del nostro prodotto e stiamo cercando di farlo tramite il consorzio. Il consumatore cerca maggiori specifiche nelle etichette, dobbiamo essere pronti a comunicare: ci sono nicchie di mercato in cui possiamo trovare quel differenziale di valore che il nostro prodotto merita".
A proposito di valore, come sta andando la campagna 2017? "Per il produttore parliamo di un prezzo sui 70-80 centesimi il chilo, è soddisfacente anche se inferiore di circa 10 centesimi rispetto all'anno scorso - risponde il presidente - Tuttavia ora stiamo assistendo a una tendenza in lieve aumento. In Gdo il prezzo allo scaffale di una buona uva - conclude Lodico - non può scendere sotto i due euro e mediamente si aggira tra i 2,50 e i 3,50".
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