Lombardia, nuove regole per le aziende della IV gamma

Approvata ieri in Regione la delibera per le cosiddette serre mobili

Lombardia, nuove regole per le aziende della IV gamma
“Un provvedimento per semplificare la vita alle tante aziende agricole che contribuiscono al primato lombardo nella IV gamma. Meno burocrazia e, soprattutto, regole uguali in tutti i comuni per aumentare ancora di più la competitività di un settore che vede la Lombardia detenere il 70% della produzione italiana, grazie a oltre mille serre mobili”. E’ il commento dell’assessore al Territorio, Viviana Beccalossi, presentando i contenuti della delibera approvata ieri dalla Giunta regionale della Lombardia e dedicata all’uniformazione delle regole per le cosiddette “Serre mobili”.

“Con le regole approvate oggi – continua l’assessore Beccalossi – uniformiamo le procedure autorizzative delle serre, finora lasciate alla discrezione del singolo comune. D’ora in poi queste strutture potranno essere installate senza il permesso di costruire, in quanto qualificabili come interventi di edilizia libera, purché realizzate senza opere murarie fuori terra. In tal modo rispettiamo alla lettera anche le nostre norme sul consumo di suolo”.
La norma distingue tra serre stagionali (rimosse al termine del ciclo produttivo stagionale, almeno una volta l’anno per tre mesi) e serre temporanee, con una durata non superiore ai cinque anni, al termine dei quali dovranno essere totalmente scoperte per un periodo pari ad almeno un ciclo produttivo.

Negli ultimi tre anni le coltivazioni protette sono aumentate di cinque volte, passando da 159 a 797 ettari con il 77% concentrato sull’asse Bergamo-Brescia-Mantova. “La crescita delle colture in serra – spiega Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia – rendeva quanto mai urgente intervenire per garantire uniformità di trattamento da parte dei comuni, visto che alcuni consideravano i tunnel di teli di plastica sostenuti da canne di metallo come veri e propri edifici in muratura, con relative complicanze burocratiche e fiscali. La nuova legge di Regione Lombardia appena approvata porta quindi un po’ di chiarezza nel settore e semplifica il lavoro dei produttori, offrendo la possibilità di un ulteriore sviluppo del comparto”.

Per quanto riguarda le coltivazioni in serra, Mantova guida la classifica con oltre 360 ettari, pari a più del 40% del totale regionale, con un aumento di quasi nove volte rispetto a tre anni fa, mentre Bergamo e Brescia, storiche culle della IV gamma, rispetto al 2014 hanno triplicato le loro superfici protette: la prima è passata da 55 a 181 ettari, la seconda da 27 a 77 ettari.
Il valore del comparto in Lombardia supera i 500 milioni di euro l’anno e occupa, direttamente, oltre mille persone. “La IV gamma rappresenta un esempio della capacità degli agricoltori di innovare per andare incontro alle esigenze dei consumatori e – conclude Prandini – una norma regionale di semplificazione e sburocratizzazione era una passo importante da compiere”.

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