Petrini: agricoltori pagati come 30 anni fa

Petrini: agricoltori pagati come 30 anni fa
Nel mondo dei consumi alimentari, i mercati degli agricoltori si sono guadagnati negli ultimi anni un ruolo di primissimo piano. Sono protagonisti di una rivoluzione nel modo di fare acquisti di cibo, che ha coinvolto i propri clienti in una scelta che va ben oltre la semplice transazione economica tra chi compra e chi vende. I farmer's market sono a tutti gli effetti dei "luoghi del cibo", dove chi propone i propri prodotti non solo ne garantisce la qualità, ma è anche in grado di raccontarne la storia, di spiegarne la preparazione, di consigliare al meglio come valorizzare i cibi in cucina e sulle tavole.

Ma si può fare di più. In agricoltura "è giunto il momento di restringere la filiera produttore-consumatore, e lo si fa con i mercati contadini. Uno alla settimana non basta. In America stanno nascendo delle community di supporter, che invece di mettere i soldi in banca, finanziano i contadini, che poi restituiranno con i prodotti della terra". A sostenerlo è Carlo Petrini, presidente di Fondazione Campagna Amica e fondatore di Slow Food, recentemente intervenuto a un dibattito sull'alimentazione al Festival dello sviluppo sostenibile di Parma. "Se non rinnoviamo il processo produttivo che parte dalla dignità del mondo rurale, la situazione diventerà presto ingovernabile. Nel mio Piemonte - ha detto Petrini - oggi al contadino che produce si pagano 7 centesimi un kg di carote, 30 centesimi un litro di latte e, pensate, un quintale di grano è tornato al prezzo di trent'anni fa. Chi di voi accetterebbe uno stipendio ai livelli di trent'anni fa?".

Fonte: Campagna Amica