Ortofrutta bio, lo stato dell'arte in Italia e Germania

La fotografia del settore in due convegni Ccpb: superfici, consumi e abitudini

Ortofrutta bio, lo stato dell'arte in Italia e Germania
"L'ortofrutta chiave di successo del biologico" e "Il mercato dell'ortofrutta biologica in Italia e Germania": ieri il Macfrut ha dedicato due importanti momenti convegnistici - organizzati dal Ccpb - al mondo del biologico, per cercare di comprendere il ruolo dell'ortofrutta in un mercato in forte espansione sia a livello produttivo che commerciale.

Nell'ambito del workshop "L'ortofrutta chiave di successo del biologico", moderato dal giornalista Ivano Valmori, Francesco Giardina (Mipaaf) ha invitato il settore a fare lobby nei confronti delle Istituzioni e ha spiegato che in Italia le superfici di verdure bio sono esplose secondo gli ultimi dati aggiornati al 31 dicembre 2016. "Stiamo verificando - ha sottolineato Giardina - le statistiche provvisorie in quanto abbiamo registrato delle crescite pazzesche rispetto alla media di frutta e verdura 2015, pari al 12%. Presto pubblicheremo i dati definitivi e così potremmo trarre le conclusioni. Di fronte a queste tendenze, però, c'è da rilevare anche una importante crescita delle importazioni di ortofrutta biologica, in particolare dal Nord Africa". Ma anche da altri Paesi dell'Unione europea, che possono regolamentare il settore in maniera completamente diversa nel quadro delle loro legislazioni nazionali. "Un tema sostanziale, su cui occorre riflettere, è la gestione differente delle non conformità tra i singoli Paesi comunitari", ha evidenziato Fabrizio Piva (Ccpb).

Silvia Zucconi
(Nomisma) ha poi spiegato che il mercato dell'alimentare bio italiano vale il 3% di market share nella Gdo. "Il biologico - ha detto - ha tutte le potenzialità per raddoppiare questa incidenza in poco tempo". Secondo Nielsen, in Italia le vendite di ortofrutta bio a peso imposto (mese terminante marzo 2017) hanno raggiunto 147 milioni di euro nella sola Gdo, segnando un balzo del +28% rispetto all'anno precedente. L'ortofrutta fresca bio ha da sempre un ruolo determinante nelle vendite di prodotti biologici (pesa per l'11% sulle vendite bio nella Gdo) e ha ulteriori potenzialità di mercato (le vendite bio pesano per il 4,4% sul totale delle vendite di ortofrutta), visto il crescente interesse del consumatore.




"Il biologico - ha aggiunto Zucconi - cresce a doppia cifra e da tempo non è più una nicchia: otto italiani su 10 consumano bio. L'ortofrutta fresca è la categoria che meglio esprime la chiave del successo del bio. La sicurezza non è il solo valore positivo: il bio infatti è la svolta della sostenibilità poiché è un contributo attivo per la preservazione dell'ambiente. La cultura del bio appassiona i consumatori, sempre più attenti e consapevoli dell'impatto delle scelte alimentari".



In chiave di comunicazione, la parola chiave è "storytelling". "I valori razionali ed emozionali che evocavano i pionieri del biologico negli anni Settanta possono essere sfruttati per aumentare i consumi soprattutto verso due target: i giovani e gli over 55", il commento di Roberto Della Casa (Agroter).

Il confronto tra Italia e Germania

Nel pomeriggio si è continuato a discutere di commercio, con un confronto tra il mercato italiano e quello tedesco, dove il biologico vale 9,5 miliardi di vendite nel 2016 (+10% rispetto al 2015); per una quota pari al 5% sul totale delle vendite alimentari. Come per l'Italia, l'ortofrutta fresca è la categoria che maggiormente trascina in alto i consumi di prodotti biologici. In generale, la domanda di alimenti a marchio biologico è cresciuta in entrambi i Paesi sia in termini di vendite che di famiglie acquirenti: in Italia il 77% ha acquistato almeno un prodotto bio nell'ultimo anno, contro il 74% rilevato da Nomisma lo scorso anno. In questo contesto i prodotti ortofrutticoli freschi si confermano la categoria su cui ricade il maggiore interesse da parte dei consumatori.



I risultati della survey, realizzata da Nomisma per Macfrut, mostrano che il 60% delle famiglie italiane ha acquistato frutta e verdura a marchio biologico in almeno una occasione nel 2016: 63% la consumer base per la frutta fresca bio, 62% per verdure ed ortaggi freschi, 32% verdura di IV gamma, 5% frutta di IV gamma. L'ortofrutta fresca bio è la categoria con il maggiore numero di famiglie acquirenti, superando molti prodotti di largo consumo bio (tra gli altri: olio extra-vergine d'oliva - 52%, uova - 50% e yogurt - 42%).

Lo studio Nomisma ha voluto approfondire anche le abitudini e i comportamenti del consumatore tedesco. I dati del mercato tedesco evidenziano come il 68% delle famiglie scelgono il biologico in almeno una occasione (46 milioni persone over 14 anni). La quasi totalità degli user bio acquista ortofrutta bio, conferma del fatto che la categoria è da sempre un traino fondamentale del settore. Tra i consumatori c'è una quota di user "fedeli" che acquista esclusivamente frutta e verdura provenienti da agricoltura biologica (11%), un ulteriore 44% è frequent user e il restante 42% la consuma solo occasionalmente. Per il tedeschi il brand ha un ruolo meno rilevante nella scelta dei prodotti biologici: fondamentale è la garanzia di prodotti sempre freschi e di qualità (aspetto rilevante per il 52% degli user bio) e che abbiano un gusto naturale (50%).

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