Dalla distribuzione
Nuovo Mercato di Milano, grossisti perplessi
Oggi Sogemi presenta il progetto al sindaco: l'anteprima. Vasta (Ago): resta molto da definire
Bene il progetto di riqualificazione dell'Ortomercato di Milano, ma non bisogna cadere nelle tentazione di fare le cose in fretta perché la posta in palio è alta - il futuro dei grossisti della struttura lombarda - e non sono ammessi passi falsi: lo dice a Italiafruit News Fausto Vasta, presidente dell'Associazione Grossisti Ortofrutticoli (Ago) aderente a Fedagro-Confcommercio, in merito al progetto del nuovo padiglione per l’ortofrutta. Oggi il presidente della società di gestione Sogemi, Cesare Ferrero, illustrerà la planimetria al sindaco Giuseppe Sala: una tempistica che suscita qualche malumore nella principale associazione dei grossisti meneghini secondo cui restano da definire molti punti (dagli stanziamenti, mancanti, alla definizione della quota parte per gli utenti, dalla governance alla gestione degli spazi), "come dimostra il fatto - sottolinea Vasta - che per il 27 aprile è stata convocata una riunione con noi operatori per entrare nei dettagli: insomma, prima si presenta il progetto al sindaco, poi vengono convocati i grossisti per condividere il da farsi".
"Abbiamo atteso 20 anni questo momento e qualche mese in più, indispensabile per approfondire, analizzare, evitare sprechi, non farà certo la differenza", dice ancora Vasta. Che in un comunicato riconosce a Ferrero "di aver iniziato bene il mandato: dopo nove mesi abbiamo fatto certamente dei passi avanti concreti, con l’idea di un progetto più adeguato e realizzabile, rispetto agli esercizi di fantasia proposti in precedenza. Ma ora speriamo di poter valutare entro l’anno, insieme all’amministrazione comunale, il progetto definitivo”.
Per Ago, prima di stanziare i fondi necessari, “restano da definire punti importanti; il nuovo Ortomercato dovrà essere di orgoglio per la città di Milano, un modello di studio a impatto zero che unisca esigenze di conservazione e approvvigionamento del cibo anche con la mobilità elettrica”. “Inoltre - si legge sempre nel comunicato - restano ancora da definire punti consequenziali di carattere contrattuale e regolamentare, oltre alla partecipazione nella governance dell’Ente gestore”.
“Noi - conclude Vasta - siamo i primi a volere i nuovi Mercati generali più adeguati e funzionali: con la stessa spesa si può e si deve costruire con efficienza e attenzione all’ambiente e non vi è alcuna necessità di sacrificare le aree verdi presenti nel sito. Speriamo che questa sia finalmente la volta buona”.
Ma quali sono i numeri del progetto? Secondo affariitaliani.it la superficie fondiaria prevista è di 155.034 metri quadrati, per oltre 84mila metri quadri di superficie coperta. I punti vendita previsti saranno 214, mentre lo spazio espositivo sfiorerà i 1.500 metri lineari. Altri 26mila metri quadri saranno invece di spazi comuni.