Sviluppo sostenibile, per Cpr System è presente e futuro

Artosi: l'economia circolare paga, logistica dell'ortofrutta da ripensare. Convegno a Macfrut

Sviluppo sostenibile, per Cpr System è presente e futuro
Sviluppo sostenibile concetto-chiave per Cpr System, leader per gli imballaggi in plastica a sponde abbattibili e riutilizzabili: sarà questo il tema del convegno che l’azienda di Gallo di Ferrara organizzerà il 10 maggio al Macfrut di Rimini, dove verranno presentati i risultati di una ricerca realizzata dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Bologna che metteranno in evidenza i vantaggi di una gestione "tollerabile" del processo logistico e produttivo. “Secondo il recente Rapporto della Commissione mondiale per l'ambiente e lo sviluppo con il termine sviluppo sostenibile si intende uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”, spiega Monica Artosi, direttore generale di Cpr System. “Tra le tante definizioni di sostenibilità questa mi pare estremamente centrata perché pone l’accento sulla visione strategica aziendale che deve sottendere alle scelte da fare per la crescita. Lo sviluppo sostenibile, così, diventa un modo di essere dell’azienda e delle persone che in essa operano con un agire sempre orientato verso obiettivi in grado di creare valore e quindi ricchezza, lavoro, efficienza, senza danneggiare l’ambiente circostante, l’aria, i prodotti di cui ci nutriamo”.

Artosi tiene a sottolineare che “Cpr System ha nel suo Dna questa filosofia aziendale da sempre, fin dalla nascita della prima cassetta in plastica riutilizzabile a sponde abbattibili pensata non solo, come noto, per evitare di immettere rifiuti da imballaggio nell’ambiente derivanti dall’ortofrutta, ma anche per razionalizzare la logistica di fornitura alle piattaforme della grande distribuzione, studiata nei minimi dettagli per ottimizzare i processi produttivi e creare risparmio per tutti”.



Oggi, prosegue la manager, grazie all’evoluzione del percorso di sostenibilità perseguito dall’inizio, le casse si sono arricchite di ulteriori valenze ambientali perché sono composte non solo da materiale plastico vergine ma anche da una percentuale di rigranulo delle cassette giunte a fine vita.

“Grazie a questa scelta - aggiunge Artosi - riusciamo ad ottenere l’immissione di zero rifiuti nell’ambiente, un risultato di grande importanza per tutti, non solo per la salute dell’azienda. Sul piano dei processi logistici poi, grazie ad una attenta razionalizzazione, riusciamo ad avere una gestione a spreco zero di risorse. Siamo, insomma, un esempio virtuoso di economia circolare e le nostre scelte strategiche stanno pagando, non solo in termini di sostenibilità ambientale ma anche in termini di sostenibilità economica”.

La sfida dei prossimi anni, per Cpr System, dovrà necessariamente passare dall’ottimizzazione della logistica. I risultati di una ricerca realizzata dall'Università di Bologna dimostrano come la logistica per l'ortofrutta incida sul 40% del prezzo finale, contro il 10% di un qualsiasi prodotto industriale. E arriva anche al 100% sul prezzo pagato al produttore. “Ciò deriva soprattutto dalla necessità dei tempi brevi di consegna, ma anche dal fatto che si cerca di evitare i costi di giacenza”, sottolinea il direttore generale. 



“Va detto che il sistema logistico italiano dell'ortofrutta non si è rinnovato - commenta Artosi - sconta un’impostazione rimasta al secolo scorso, quando questo comparto d'attività non era ancora globalizzato ed era impostato su logiche molto diverse da quelle attuali. Le inefficienze vanno individuate soprattutto nella dinamica dei trasporti e nell’efficienza di carico. La gestione delle piattaforme logistiche potrebbe essere ottimizzata ma il settore lavora con lead time strettissimi ed è molto difficile razionalizzare". 

"Cpr System, con la gestione circolare delle movimentazioni, offre una pianificazione logistica estremamente vantaggiosa per le aziende e per la distribuzione e i margini di ottimizzazione sono ancora molto ampi. Anche in questo ambito operiamo con la linea strategica della sostenibilità: il nostro sistema è basato su un gruppo di fornitori-partner scelti con cui pianifichiamo tratte e tariffe almeno su base annuale, senza contare i continui contatti volti a ricercare le migliori sinergie tutte puntate all’efficienza che alla fine vuol dire economicità”. 

“I volumi che riusciamo a governare con i nostri processi ci permettono di ricercare soluzioni innovative”, conclude Artosi. “Puntiamo a  ridurre il numero di mezzi vuoti che lasciano i nostri depositi dopo aver riportato gli imballi dalla Ggo: vorremmo fare in modo che ripartissero con un nuovo carico di contenitori destinati al nostro socio, magari anche accoppiando più ordini sullo stesso mezzo. Si tratta di condividere informazioni tra tutti gli attori del processo logistico e utilizzarle nella maniera più efficiente possibile, il che poi si traduce in una riduzione di costi, migliore efficienza in area carico, minori mezzi in circolazione semivuoti e non ultimo per importanza, miglioramento nell’impatto ambientale per tutti gli attori coinvolti nella migliore logica win-win”. 

Per saperne di più l’appuntamento è fissato per mercoledì 10 maggio al Macfrut con il convegno sullo sviluppo sostenibile organizzato da Cpr System in Sala Ravezzi 2 alle ore 15. 

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