Economia

Aspettando Macfrut scopriamo la presenza cinese a Berlino

Aglio, pomelo, zenzero e mele per conquistare l'Europa

Aglio, zenzero, pomelo e mele, sono questi i principali prodotti ortofrutticoli che le aziende cinesi partecipanti a Fruit Logistica hanno messo in vetrina nella fiera di Berlino. La Cina, lo ricordiamo, è il Paese partner di Macfrut 2017 e un mercato appetibile – ma ancora in gran parte impenetrabile – per le aziende ortofrutticole italiane.

La Junan County Greenfood – fondata nel 1991 - produce aglio, pomelo e arachidi su centinaia di ettari in diverse province cinesi e lavora anche con l'Italia, come conferma a Italiafruit News il general manager Liu Breeze, affiancato dalla responsabile commerciale Adela Fan. “Il prezzo dell'aglio cinese andrà diminuendo – questa la loro previsione – per il prossimo raccolto ci sono buone previsioni produttive, sia in termini di volumi che di qualità. Di pomelo ne coltiviamo ancora poco, ma il mercato europeo sta scoprendo questo frutto”.

Factum Group è una realtà con trent'anni di esperienza alle spalle, specializzata nella produzione e nella commercializzazione di aglio. Lydia Xin (general manager) e Ma Li (responsabile commerciale) a Berlino presentavano il prodotto nei suoi vari packaging, tra cui la bag da chilo. Tra le referenze anche l'aglio nero, su cui dicono ci sia un interesse crescente sui mercati internazionali, pur rimanendo una nicchia. L'azienda, vocata all'export internazionale, non ha rapporti commerciali con l'Italia e da poco ha avviato anche una produzione di aglio biologico.

Fresh Connection è un'azienda produttrice di zenzero. Wu Yan, export manager, è soddisfatta della partecipazione a Fruit Logistica per i contatti internazionali raccolti a Berlino. La Xiamen Topsource Trading, come illustra il direttore Hunter Zhang, produce pomelo e lo propone anche nello store on line su Alibaba, il gigante cinese dell'ecommerce. “Abbiamo migliaia di piante di pomelo, una produzione veramente importante, che esportiamo. Se siamo presenti in Italia? No, non ancora”.