Attualità
Migreen Food vuole portare i micro ortaggi italiani in Gdo
La startup pugliese serve i ristoranti della regione puntando su freschezza, forma, sapore
Per il momento i micro ortaggi di Migreen Food raggiungono una cinquantina di ristoranti pugliesi, ma l’obiettivo è quello di sbarcare in tempi brevi nella moderna distribuzione. Milena Mastropierro, rappresentante legale della startup pugliese operativa da luglio 2016 non si pone limiti: i micro ortaggi, nel Nord Europa e in America, stanno facendo furore e ci sono le condizioni perché anche in Italia possano diventare un “must”. “Si tratta di prodotti provenienti da semi di ortaggi che non arrivano a maturazione, dal ciclo produttivo di 8-10 giorni, e che al momento vanno a decorare piatti soprattutto gourmet - spiega Mastropierro, che ha avuto l’idea dopo aver frequentato un master alla Bocconi - ma per i quali si registra un interesse crescente anche dai consumatori finali. Per questo vorremmo sbarcare anche in Gdo”.
Migreen Food, che ha sede a Terlizzi, nel Barese, si avvale di un distributore che in precedenza distribuiva analoghe referenze di origine olandese. “Ma i nostri micro ortaggi sono più freschi: garantiamo una sorta di km zero e una qualità elevata frutto dell’attento lavoro dei nostri esperti agronomi che seguono la coltivazione, di uno chef Felice Sgarra, nostro consulente alimentare e del lavoro dell’area commerciale”.
Le coltivazioni, intensive, avvengono in ambiente indoor, all’interno di capannoni di 90 metri quadri che ospitano scaffali alti due metri.
La fase iniziale del progetto si è focalizzata proprio su progettazione e realizzazione dell'innovativa struttura a serra chiusa dotata di particolari led di illuminazione per favorire la crescita delle piantine e di un’efficace sistema di irrigazione.
I micro ortaggi di Migreen Food sono confezionati in vaschette alimentari da 125 grammi; il packaging è rappresentato da una scatola contenente otto vaschette che presentano combinazioni di colori, gusti e sapori diversi.
Valorizzazione delle produzioni locali, freschezza, colore, forma, sapore, profumo e bellezza del prodotto sono i riferimenti della startup pugliese, che punta ora a conquistare anche i canali distributivi.