«Le priorità per reagire alla crisi dell'ingrosso»

La ricetta di Cera (Maap): aggregazioni, certificazioni, aggiornamento, controllo di gestione

«Le priorità per reagire alla crisi dell'ingrosso»
Sulla crisi delle contrattazioni nei Mercati all'ingrosso, di cui Italiafruit News ha ampiamente scritto alla fine del 2016, interviene il direttore del Mercato di Padova Francesco Cera, che in una nota esprime il proprio punto di vista sul dibattito innescato dal presidente dei Gruppo Giovani di Fedagro-Confcommercio Tomaso Pavan (cliccare qui per leggere).

"La parola crisi - sottolinea Cera - deriva dal greco Krisis che significa scelta: nella sua etimologia più vera altro non é, quindi, che un momento di decisione forte. E così dovrebbe essere affrontata. Non dobbiamo lasciarci sopraffare dallo sconforto, ma analizzare la situazione alle radici e capire come cercare di uscire dal problema e all'esterno dare messaggi sulle nostre potenzialità, non sulle negatività".

Il direttore del Maap passa quindi ad analizzare nel dettaglio la situazione e a illustrate la personale "ricetta" per rilanciare il comparto: "Siamo troppi. 140 mercati all'ingrosso ed alla produzione in Italia non possono reggere nel tempo. In Spagna ve ne sono sì e no 20, idem in Francia. Vero che son realtà diverse, ma sempre troppi siamo. E anche il numero delle ditte grossiste nei Mercati é in molti casi eccessiva e non più proporzionata allo scenario attuale, che si é ridotto negli anni. Onore e rispetto a chi ha creato l'attuale sistema ma per sopravvivere, per non lasciarsi spegnere da una lenta agonia, la chiave di volta è almeno provare ad uscire dallo stagno anticipando e non subendo. Altrimenti ci sarà da piangere veramente".



"Valentino Di Pisa - scrive ancora Cera - ha dato giusti suggerimenti che condivido in pieno. Non é cosa facile, ma alcune parole chiave potrebbero aiutare. La prima è aggregazione. Anche tra Mercati e ditte grossiste: so che é una illusione, ma senza questa azione non si va da nessuna parte. A chi vuole fornire un supermercato estero fanno tre domande: quanto fatturato hai, quante sedi hai e quanti dipendenti. Se si risponde bene si passa allo ufficio commerciale, altrimenti si torna a casa".

Il dirigente del Maap sottolinea poi l'importanza del controllo gestionale: "Spesso si pensa di averlo, ma in realtà manca in molte aziende che operano in Mercato. Per garantirlo ci vogliono manager e specialisti. Non ci si improvvisa, pena margini operativi illusori o peggio concordati e fallimenti cui abbiamo più volte purtroppo assistito".

Altro nodo strategico, le certificazioni: "Non sono carta straccia, ma supporti fondamentali per lavorare all'estero e con i supermercati. Il settore della produzione e della quarta gamma lo hanno ben capito. E noi?  Quante aziende dei nostri Mercati hanno certificazioni Global Gap o altre?"

E ancora, prosegue Cera, la formazione professionale: "Non si nasce imparati e nel 2017 la competizione fortissima impone ancor più di aggiornarsi. Stare 16 ore al giorno in posteggio é cosa meritoria ed ammirevole, ma per avere nuovi stimoli e idee serve anche frequentare, ad esempio, se non un corso di formazione almeno le fiere internazionaliQuanti lo fanno? Ancora pochi. Anche le lingue sono fondamentali: qualsiasi collega spagnolo o olandese o francese le parla, noi italiani no. Come possiamo lavorare e competere a livello internazionale se non ci impegniamo in questo?".

"Alcuni grossisti nei mercati hanno già iniziato ad applicare i principi che ho elencato: saranno i vincenti di domani", scrive il dirigente del Maap. "Dobbiamo impegnare le risorse mentali per cercare soluzioni e nuovi orizzonti, non mollare sopraffatti dal pessimismo. Lanciare messaggi negativi, magari non dettati da analisi dei dati ma dall'onda emotiva del momento e senza proporre soluzioni, dal punto di vista manageriale è negativo e sterile: non è così che si affrontano le crisi. Mi permetto di scriverlo per l'esperienza che mi deriva da 22 anni di direzione di Mercato vissuti tutti e sempre a fianco ed in mezzo ai grossisti, condividendone gioie e dolori".

Cera conclude con un ulteriore suggerimento: "Consiglio soprattutto ai più giovani la lettura del libro Questa non é una banana scritto dal compianto Maurizio Pisani, semplice ma illuminante scritto per le imprese del settore alimentare su come affrontare il mercato".

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