Sostenibilità
Rete Logistica Agroalimentare, nuove piattaforme in arrivo
L'Ad Savini: «Ampliata la forbice dei servizi con un innovativo modello aziendale»
In cinque anni di attività il fatturato è più che quintuplicato – passando da 3 a 16 milioni di euro - e l'innovativo modello aziendale si è rivelato il più adatto per rispondere alle esigenze logistiche delle imprese agroalimentari.
Rete Logistica Agroalimentare – 150 automezzi e oltre 4.000 bancali movimentati ogni giorno – punta ora ad ampliare ulteriormente la propria attività con la gestione di due nuove piattaforme logistiche in Sicilia e a Verona, che si aggiungeranno a quelle romagnole di Gambettola (Forlì-Cesena) e Faenza (Ravenna), per un'operatività a tutto tondo sulla Penisola.
Amministratore delegato di Rla è Massimo Savini, uno dei precursori della logistica in Italia, che dopo aver coinvolto nel suo progetto Agrintesa, ha lavorato per ampliare la base sociale dell’impresa ad altre realtà cooperative: Conserve Italia, Valfrutta Fresco, Caviro, Alegra, Brio, Seled e poi tra i soci c'è anche la Tecnolog Engineering, società che detiene il programma informatico di Rla, fiore all'occhiello dell'azienda logistica. Presidente di Rla è Paolo Scardovi.
“Se all'inizio l'attività dell'impresa era rivolta per l'80% in favore dei soci, dopo la crescita degli ultimi anni oggi il 50% del fatturato è realizzato verso soggetti che non fanno parte di Rla – spiega Savini – Abbiamo avuto una crescita molto veloce: la nostra azienda ha una naturale propensione al mercato perché la logistica si fa con i grandi numeri, grandi numeri che poche realtà nell'agroalimentare hanno. Per crescere abbiamo ampliato la forbice dei servizi: non più solo fresco, ma anche trasporti con mezzi telonati, come trasferimenti di imballaggi e ritiro del prodotto direttamente dal campo dei soci e conferimento in magazzino. Poi c'è l'integrazione informatica con i nostri clienti, un vero valore aggiunto che offre Rla: dall'inserimento dell'ordine alla fatturazione grazie al nostro programma informatico c'è uno scambio di informazioni continuo e in tempo reale con i nostri clienti. Il nostro programma informatico è una tuta elastica costruita sul corpo dell'azienda”.
Rla gestisce in outsourcing le piattaforme Agrintesa di Faenza e Gambettola. Contestualmente all'entrata di Brio, avvenuta nel dicembre 2015, Rla ha acquisito la società logistica Bdl di Verona, che aveva un ufficio a Ispica (Ragusa) e uno nel capoluogo scaligero. “Abbiamo allargato le maglie della nostra rete – prosegue l'ad di Rla – e a Ispica presto avremo una piattaforma logistica e in futuro faremo la stessa operazione a Verona, un crocevia logistico strategico. Così avremo quattro punti operativi: Ispica, Gambettola, Faenza e Verona, più la sede amministrativa a Cesena”.
La società romagnola conta oggi 50 collaboratori, dispone di una flotta di proprietà e una rete di padroncini. Dopo l'incorporazione di Bdl, l'azienda ha potenziato le tratte internazionali, specialmente verso Francia, Germania, Svizzera e Gran Bretagna. Rla offre anche servizi di picking, groupage, transit point e stoccaggio a lungo periodo. “Cerchiamo di fare massa critica, vogliamo fare rete sempre di più, con più piattaforme – conclude Massimo Savini – il fare rete è nel nostro nome, è la nostra mission, è il nostro futuro”.
Rete Logistica Agroalimentare – 150 automezzi e oltre 4.000 bancali movimentati ogni giorno – punta ora ad ampliare ulteriormente la propria attività con la gestione di due nuove piattaforme logistiche in Sicilia e a Verona, che si aggiungeranno a quelle romagnole di Gambettola (Forlì-Cesena) e Faenza (Ravenna), per un'operatività a tutto tondo sulla Penisola.
Amministratore delegato di Rla è Massimo Savini, uno dei precursori della logistica in Italia, che dopo aver coinvolto nel suo progetto Agrintesa, ha lavorato per ampliare la base sociale dell’impresa ad altre realtà cooperative: Conserve Italia, Valfrutta Fresco, Caviro, Alegra, Brio, Seled e poi tra i soci c'è anche la Tecnolog Engineering, società che detiene il programma informatico di Rla, fiore all'occhiello dell'azienda logistica. Presidente di Rla è Paolo Scardovi.
“Se all'inizio l'attività dell'impresa era rivolta per l'80% in favore dei soci, dopo la crescita degli ultimi anni oggi il 50% del fatturato è realizzato verso soggetti che non fanno parte di Rla – spiega Savini – Abbiamo avuto una crescita molto veloce: la nostra azienda ha una naturale propensione al mercato perché la logistica si fa con i grandi numeri, grandi numeri che poche realtà nell'agroalimentare hanno. Per crescere abbiamo ampliato la forbice dei servizi: non più solo fresco, ma anche trasporti con mezzi telonati, come trasferimenti di imballaggi e ritiro del prodotto direttamente dal campo dei soci e conferimento in magazzino. Poi c'è l'integrazione informatica con i nostri clienti, un vero valore aggiunto che offre Rla: dall'inserimento dell'ordine alla fatturazione grazie al nostro programma informatico c'è uno scambio di informazioni continuo e in tempo reale con i nostri clienti. Il nostro programma informatico è una tuta elastica costruita sul corpo dell'azienda”.
Rla gestisce in outsourcing le piattaforme Agrintesa di Faenza e Gambettola. Contestualmente all'entrata di Brio, avvenuta nel dicembre 2015, Rla ha acquisito la società logistica Bdl di Verona, che aveva un ufficio a Ispica (Ragusa) e uno nel capoluogo scaligero. “Abbiamo allargato le maglie della nostra rete – prosegue l'ad di Rla – e a Ispica presto avremo una piattaforma logistica e in futuro faremo la stessa operazione a Verona, un crocevia logistico strategico. Così avremo quattro punti operativi: Ispica, Gambettola, Faenza e Verona, più la sede amministrativa a Cesena”.
La società romagnola conta oggi 50 collaboratori, dispone di una flotta di proprietà e una rete di padroncini. Dopo l'incorporazione di Bdl, l'azienda ha potenziato le tratte internazionali, specialmente verso Francia, Germania, Svizzera e Gran Bretagna. Rla offre anche servizi di picking, groupage, transit point e stoccaggio a lungo periodo. “Cerchiamo di fare massa critica, vogliamo fare rete sempre di più, con più piattaforme – conclude Massimo Savini – il fare rete è nel nostro nome, è la nostra mission, è il nostro futuro”.