Roversi: «Origine decisiva, giusto pagare per la qualità»

L'applaudito intervento allo Speciale Frutta&Verdura. E poi fa da "cavia" per il brainmarketing

Roversi: «Origine decisiva, giusto pagare per la qualità»
Meglio spendere un po’ di più per acquistare ortofrutta di buona qualità; l’origine è l'elemento decisivo per determinare la scelta di un prodotto, anche online, e va spiegata bene perché “è il territorio che esprime il prodotto, non l’azienda”. Sono i due principali passaggi del simpatico e applaudito intervento di Patrizio Roversi allo Speciale Frutta&Verdura di venerdì a Milano (cliccare qui per leggere).

“Sono nato da una famiglia di agricoltori mantovani, in televisione conduco Linea Verde, ma non sempre riesco a mangiare ortofrutta”, ha detto Roversi, “stuzzicato” dalle domande di Roberto Della Casa. “Dove la compro? A volte nel negozietto gestito da un pakistano sotto casa, che è aperto fino a tarda ora, ma devo dire che la qualità è bassa; altrimenti al supermercato, dove ci sono cose belle che però a volte tradiscono le aspettative dal punto di vista del gusto e della sapidità. Oppure vado in una gioielleria riconvertita a frutteria in centro a Bologna, vicino a una  banca dove prima faccio bancomat: hanno roba incredibile, di altissima qualità. Penso che spendere un poco più di più pur di comprare frutta di qualità elevata sia giusto”. Applausi della platea. 



“Qualche volta - ha proseguito Roversi, che si è presentato sul palco con il taccuino nel quale scrive gli appunti durante le puntate del programma di Rai Uno - riesco a stare in campagna e a mangiare cose dell’orto. Frutta e verdura appena colte sono esaltanti, hanno un sapore straordinario: recentemente durante una puntata di Linea Verde ho sgranocchiato un asparago verde appena strappato da terra. Era buonissimo dall'inizio alla fine”.  

Il conduttore si è cimentato anche nell'acquisto della spesa tramite ecommerce. Una sola volta: “l’ho provato molti anni fa, appena lanciato da una nota catena distributivo. Mi è arrivata metà della roba perché gran parte di quello che avevo ordinato non era in realtà disponibile. Sono rimasto un po’ deluso e non ci ho più provato. Ma si era agli albori del commercio su internet: sicuramente le cose, oggi, sono migliorate”.

Capitolo comunicazione: la televisione, in futuro, sarà sostituita da mezzi più moderni, ha chiesto Della Casa a Roversi? “Cerchiamo di integrare i vari canali di comunicazione perché il rischio della tv generalista è quello di non avere un futuro”, ha risposto. “Io il web lo uso quando mi serve”.



L'ospite del Rapporto Frutta&Verdura 2016 si è quindi sottoposto (non senza scherzosa riluttanza) al primo esperimento di brainmarketing “live” in Italia: ha osservato e degustato due tipi di uve e due tipi di pomodori assegnando loro un voto. Le sue valutazioni sono risultate corrispondenti all'effettiva qualità organolettica delle diverse referenze. "Mi tranquillizzo, sono più normale di quelle che pensavo", ha chiosato Roversi. Che ha aggiunto: "Ho ingerito molta verdura e molta acqua, la combinazione sta facendo effetto, cerchiamo di non andare troppo per le lunghe...". 

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