Melagrane, cresce la produzione in Tunisia: obiettivo export

Il Paese nordafricano vuole rafforzarsi in Europa. E c'è l'idea di un brand

Melagrane, cresce la produzione in Tunisia: obiettivo export
La produzione di melagrane tunisine è in crescita e il Paese nordafricano vuole aumentare le proprie quote di export – ora principalmente dirette in Libia, Francia e Russia – verso gli altri Stati europei, Italia in primis. Lo riporta l'Agenzia France Presse che, in occasione della festa dedicata al frutto che si è tenuta lo scorso fine settimana a Testour – piccola città di 15.000 abitanti nel Nord della Tunisia, famosa per la Grande Moschea – ha fatto il punto sul mercato della melagrana tunisina e sulle sue ambizioni.

“Con questo festival vogliamo ampliare le nostre prospettive di produzione e di marketing, in ottica export”, ha detto all'Afp Kamel Abidi, direttore del Comitato di orientamento agricolo della città tunisina. “La coltivazione del melograno è promettente, potremmo espandere le zone di produzione”, ha aggiunto Mohamed Naoui, uno degli organizzatori della kermesse.

Negli ultimi due anni la produzione di melagrane è decollata, passando da 67.000 a oltre 80.000 tonnellate (nel 1990 erano solamente 149). Le esportazioni lo scorso anno sono state pari a 4.500 tonnellate mentre nel 2012 non avevano raggiunto quota 1.500. Le coltivazioni di melograno si estendono su 23.000 ettari: la regione di Gabes, nel sud-est del Paese, è quella più produttiva e poi c'è il territorio circostante Testour.

Il mercato più promettente per questo prodotto è l'Europa e per penetrare nel Vecchio Continente in Tunisia stanno valutando la creazione di un marchio unico legato a una denominazione di origine.

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