Cimice asiatica, in Piemonte danni a nocciole e ortaggi

Cimice asiatica, in Piemonte danni a nocciole e ortaggi
La cimice asiatica colpisce anche in questo inizio d'autunno. Come riporta il quotidiano La Stampa, dopo i danni primaverili riscontrati in Piemonte, ora Halyomorhpa Halis ha preso di mira le produzioni orticole, soprattutto peperoni e pomodori.

"Un disastro - dice al quotidiano torinese Doranna Barale, coltivatrice di peperoni a San Rocco di Bernezzo, che ha segnalato il problema al responsabile della Cia di Cuneo, Paolo Ambrogio -. Più di una giornata piemontese distrutta. Non vale la pena perder tempo a raccoglierli, sono invendibili, decolorati, deformati dalle punture dell’insetto, per non parlare del fetido sapore".

Così per altri produttori del Cuneese e l’allarme ora riguarda le nocciole, soprattutto nelle piantagioni di Carrù, Farigliano e Clavesana. Il responsabile del centro sperimentale per la corilicoltura dell’Agrion (ex Creso) di Cravanzana, Mauro Forneris: "L’insetto punge il frutto quando è ancora tenero, inietta il suo liquido e conferisce alla nocciola un sapore disgustoso. I frutti colpiti, quando si forma il guscio, non si possono più separare dal resto. E così, anche con percentuali di danno del 5%, intere partite si dovranno buttare".

Prospettive peggiori nell’Albese e Fossanese, soprattutto per i noccioleti vicini all’autostrada. "La cimice arriva trasportata dai teloni dei camion, dove si appiccia - spiega il direttore dell’Agrion, Silvio Pellegrino -. Alcune aziende denunciano perdite del 20%. Soluzioni? Abbiamo allestito prove a Guarene d’Alba, con insetticidi biologici e trappole che dimostrano buona efficacia".

"La linea più promettente - dice Cristiano Carli, responsabile settore orticolo dell’Agrion -, è l’individuazione di limitatori naturali in Giappone e Cina, dove vivono insetti antagonisti della cimice. Un inverno molto freddo sarebbe di grande aiuto. L’insetto si riparerebbe nelle case: un fastidio per l’uomo, ma l’agricoltura ringrazierebbe".

Fonte: La Stampa