Convenience e superfood, gli Usa fanno scuola

Alessandro Turatti: il trend della IV gamma (e non solo) negli States

Convenience e superfood, gli Usa fanno scuola
Alessandro Turatti ha iniziato a occuparsi del mercato nordamericano nel 1993, come direttore commerciale dell’omonimo gruppo, leader nella progettazione e costruzione di impianti per l'industria alimentare.
Primo europeo membro dell'associazione Ifpa e poi di United Fresh, Turatti è un ottimo conoscitore del mercato statunitense, per questo motivo può tracciare alcune tendenze del mercato a stelle e strisce. Da un paio d'anni, poi, si è trasferito in California per seguire il nuovo stabilimento di Turatti North America - di cui è presidente - che distribuirà le soluzioni di processo garantendo assistenza ai numerosi clienti in loco.

Presidente, perché avete deciso di aprire una sede produttiva in California?
Negli ultimi dieci anni, Stati Uniti e Canada hanno rappresentato una quota crescente delle nostre commesse, arrivando in alcuni anni a coprire il 40-50% delle vendite. La nostra sede a Yorba Linda (nell'area metropolitana di Los Angeles) è stata un'ottima piattaforma per consolidare un mercato per noi già di grande interesse. Alcuni dei nostri clienti più prestigiosi, però, quali Dole, Taylor Farms, Organic Girl, Queen Victoria tanto per citarne alcuni, hanno la loro sede a Salinas e pertanto ci è sembrato naturale aprire il nostro stabilimento in questa città. D'altronde, quale posto migliore della "Valle dell'Eden" di Steinbeck?



Ha citato nomi prestigiosi del Fresh-Cut statunitense. Come è cambiato il settore della IV gamma in quasi un quarto di secolo?
Agli inizi degli anni ‘90, i prodotti di IV gamma erano perlopiù composti da insalata iceberg, che costituiva la quota preponderante del mercato. Nel corso degli anni si è assistito a una crescita importante delle baby-leaf, dei prodotti biologici e di verdure in generale (ad esempio consumate come snack). Ormai i prodotti di IV gamma, che crescono del 3% l’anno, rappresentano un quinto dell'ortofrutta statunitense. E, da un paio di anni a questa parte, i cosiddetti “superfood” la fanno da padroni. Ad esempio, il kale (il cavolo riccio, da noi diffuso in particolare con la tipologia toscana) è la nuova mania gastronomica degli americani, tanto che nel 2013 negli Usa le vendite si sono impennate del 40%. Da parte nostra, abbiamo appena avviato un paio di impianti in California e in Georgia per processare i cavolini di Bruxelles che – viste le loro proprietà antitumorali - sono consumati a crudo in insalata.

E la frutta di IV gamma? Lo scorso settembre lei è stato relatore alla prestigiosa Università di Davis proprio su questo tema.
Sin dalla loro apparizione, mi sono appassionato alle potenzialità dei prodotti di IV gamma a base di frutta. A differenza dell'Europa, dove la frutta risente pesantemente della stagionalità, con picchi di consumo estivi, negli Stati Uniti il settore continua ad espandersi, seppur lentamente. Per un gruppo vocato all'innovazione come il nostro, la frutta di IV gamma rappresenta una naturale opportunità per la creazione di macchinari di nuova concezione. Ad esempio, la nostra depicciolatrice per le fragole è diventata lo standard di processo anche nella IV gamma e, dall'inizio dell'anno, abbiamo già consegnato 23 modelli. Depicciolare a mano migliaia di fragole rappresenta di certo un ostacolo alla diffusione di prodotti pronti all'uso.

Secondo lei, quali sono gli ostacoli alla diffusione dei prodotti a base di frutta?

Nonostante il potenziale, i produttori di questi tipi di prodotti si trovano ad affrontare numerose sfide non così diffuse durante la lavorazione degli ortaggi. Difficoltà che richiedono un livello più alto e innovativo di complessità tecnica e operativa. Ricerca e tecnologia saranno necessarie a tutte le parti coinvolte per offrire prodotti più convenienti, sicuri e nutrienti, garantendo sempre migliori soluzioni sostenibili. Automazione e sicurezza alimentare saranno le principali linee guida per fornire una nuova generazione di prodotti di frutta di IV gamma (e non solo).

Automazione e sicurezza alimentare sono due dei vostri punti di forza.
Nell’ultimo decennio abbiamo assistito a un crescente utilizzo di sofisticati sistemi di controllo automatizzati il che ci ha convinto a creare un'apposita divisione all'interno del nostro gruppo. I nostri ingegneri e programmatori hanno sviluppato diverse soluzioni per offrire agli operatori del settore un ampio spettro di soluzioni per la gestione delle linee di processo.

Oltre a incrementare l’efficienza mediante un’automazione composta da Plc e sistemi di interfaccia uomo-macchina (Hmi), gli operatori possono monitorare parametri chiave quali capacità, rendimento, qualità, consumo delle utenze. Queste preziose informazioni permettono di identificare le migliorie necessarie. Inoltre, Turatti North America rappresenta sul mercato statunitense, canadese e messicano la ditta Serfruit, azienda leader nell'offerta di robot industriali per l'automazione di processi industriali. La sicurezza alimentare è invece il prodotto di una serie integrata di fattori.

Vale a dire?
Nel gennaio 2011 negli Stati Uniti è entrata in vigore la legge per la modernizzazione della sicurezza alimentare (Fsma - Food safety modernization act) che mira a garantire la sicurezza alimentare tramite  azioni preventive e non più correttive. Come componenti della filiera, abbiamo collaborato con le associazioni di settore quali United Fresh e PMA, focalizzando la nostra attenzione sulla elaborazione di soluzioni innovative di design sanitario dei macchinari. Abbiamo applicato il principio del "less is more" progettando macchine e impianti per agevolare l'accessibilità, aumentando il livello sanificazione, anche con sistemi automatizzati.



Quale futuro per la IV gamma nel Nord America?
A livello di prodotto, la parole chiave è "convenience" nel senso di una offerta di prodotti che garantiscano un consumo sempre più agevole, mantenendo marcate caratteristiche di freschezza.  Allo stesso tempo, i consumatori statunitensi e canadesi continuano ad essere aperti alle innovazioni, con un occhio di riguardo per alimenti che posseggano un contenuto di nutrienti superiore alla media dei cibi comuni. Per questo motivo il trend dei "superfood" è destinato a durare e consolidarsi.

Da parte nostra, desideriamo continuare la nostra crescita in questo mercato affascinante che offre opportunità enormi a chi, come noi, ha l'innovazione nel Dna. Abbiamo più volte rivoluzionato il settore con l'introduzione del tunnel di asciugatura, il sistema di lavaggio e trattamento in continuo, lo shock termico e così via e trovarci a 40 minuti dalla Silicon Valley, nel cuore del sistema agricolo statunitense non può che accelerare il nostro ciclo di ricerca e sviluppo. 

Raffaella Quadretti
Editorial manager - Agroter Group

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Nella foto di apertura: Alessandro Turatti con Hillary Clinton, keynote speaker alla fiera United di Chicago 2014.