Nuova Zelanda, export di frutta a gonfie vele

Kiwi e mele trascinano i dati su base annua, Europa primo sbocco (27%)

Nuova Zelanda, export di frutta a gonfie vele
Prezzi migliori e maggiori volumi hanno fatto si che l'export di frutta della Nuova Zelanda abbia registrato un incremento su base annua, a giugno 2015, del 9% a volume e del 20% a valore, raggiungendo i 2 miliardi di dollari neozelandesi (pari a poco più di 1,2 miliardi di euro). È quanto afferma la Statistics New Zealand.

"I mesi di aprile, maggio e giugno sono stati da record per il nostro export di frutta e questo ci ha permesso di crescere rispetto all'anno scorso", sono le dichiarazioni di Jason Attewell, manager di Statistics New Zealand, riportate da FreshFruitPortal.

Le esportazioni a maggio 2015 hanno raggiunto il dato a valore più alto della storia, 445 milioni di dollari, subito seguito a ruota rispettivamente da giugno ed aprile. I prodotti fautori di questi record sono stati kiwi (280 milioni di dollari) e mele (157 milioni). Questo incremento avviene nonostante una riduzione delle superfici nel triennio 2012-2014 pari al 5,3% per i kiwi e del 4,8% per le mele.

Più di un quarto del totale della frutta esportata dalla Nuova Zelanda ha raggiunto l'Europa (27%), mentre Giappone (14%) e Cina (13%) si collocano come mercati secondari. A valore, l'Europa raggiunge i 509 milioni di dollari, il Giappone 291 e la Cina 262. La vicina Australia, invece, rappresenta solo il quarto mercato per la frutta neozelandese, per un valore di 180 milioni di dollari, seguita da Taiwan (165 milioni) e Stati Uniti (118 milioni).

Traduzione ed adattamento a cura di Italiafruit News.