Nutrire la città che cambia, secondo atto

Verdure esotiche nel milanese, domani il punto sul progetto. Riflettori su quinoa, okra, ampalaya

Nutrire la città che cambia, secondo atto
"Nutrire la Città che cambia" atto secondo. Domani, giovedì 29 gennaio, un convegno in programma al Palazzo Reale di Milano dalle 17 alle 20 illustrerà la seconda fase del progetto lanciato in ottica Expo che si propone di produrre verdure esotiche nell’area metropolitana.

Nel primo anno, "Nutrire la città che cambia" ha interessato alcune aziende agricole lombarde interessate dalla coltivazione sperimentale di una selezione di  vegetali di altri continenti.
Tre specie hanno suscitato un particolare interesse: quinoa (America), okra (Africa) e ampalaya.  Quest’ultima è originaria dell’Asia sud orientale ed è consumata soprattutto dalle comunità filippine, cinesi, pakistane, indiane e bengalesi. Tra le sue proprietà, quella di far abbassare la glicemia: per questo è studiata in vari centri di ricerca. Le altre piante di cui è stata sperimentata la coltivazione con alterne fortune sono rocoto, kangkong, cilantro, camote, ajì limo, ajì escabeche.

Le attività della seconda annualità del progetto saranno presentate durante il convegno di domani (sotto la brochure con il programma), che avrà come tema centrale le tre specie "principali" e le loro proprietà. Durante l’evento, cui parteciperanno docenti universitati, amministratori e ospiti internazionali, saranno presentati i risultati delle attività del 2014 e si parlerà delle iniziative 2015.



“Esiste in Lombardia - dichiara Dario Olivero, presidente provinciale della Cia città metropolitana di Milano - un ampio mercato per questi prodotti; dallo sviluppo dell’intera filiera, a partire dalla produzione, tutti possono trarre vantaggi. Produrle è possibile, giusto e redditizio”.

“Di questo ampliamento dell’offerta varietale, che è sempre un arricchimento - spiega il direttore provinciale della Cia di Milano Paola Santeramo - si avvantaggiano tutti i cittadini per il ridotto impatto ambientali delle produzioni locali rispetto all’importazione da terre lontane e  per i nuovi piatti che possono cucinare o trovare offerti nella ristorazione. Mentre gli agricoltori possono trovare in queste produzioni nuove opportunità imprenditoriali e di crescita professionale”.

Nutrire la Città che Cambia è un progetto triennale di sperimentazione colturale di ortaggi esotici che si svolge in aziende agricole lombarde promosso da Ases, Associazione Solidarietà e Sviluppo, cofinanziato da Confederazione Italiana Agricoltori, con l’assistenza scientifica dell’Università di Milano, patrocinato da Comune di Milano ed Expo 2015 e sostenuto da Fondazione Cariplo.

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