Radice di Soncino, ortaggio «retrò» che fa bene

Domanda in flessione per questa cicoria, che rischia di sparire. Ma un'azienda bresciana ci crede

Radice di Soncino, ortaggio «retrò» che fa bene
Ci sono prodotti che sembrano appartenere ad altre epoche, pieni di quei gusti così familiari per i più anziani e così "antichi" per i più giovani. Come per i vestiti, anche il cibo (a volte) può passare di moda. È il caso delle radici amare o Radici di Soncino, una varietà di cicoria (Cichorium intybus) ricca di storia, perno di tradizioni culinarie locali decennali, ma dal sapore amarognolo, seppur unico. Un prodotto che nell'immediato dopoguerra raggiungeva i 100.000 quintali di produzione, scesi ora a circa 20.000 e che non trova nei consumatori di oggi lo stesso interesse. Italiafruit News ha chiesto ad un produttore di radici amare il perché di questa perdita di appeal.

Nell'era della IV gamma, la lunga preparazione le penalizza

"È un prodotto difficile da preparare: le radici vanno pulite per bene dalla terra, bollite a lungo e poi lasciate raffreddare. Nell'era della IV gamma, è un prodotto che stenta ad andare incontro alle nuove esigenze dei consumatori", afferma Giuseppe Cazzoletti, 29 anni, produttore di radici amare della provincia di Brescia da tre generazioni. Eppure i modi in cui utilizzare le radici sono davvero svariati: grazie alla consistenza simile ad una patata, si adattano ad insalate e minestre, ma è possibile ricavarne anche liquori ed estratti per erboristeria.

Il problema principale, quindi, sembra essere la preparazione del prodotto, al di là del gusto amaro. "A dire il vero – aggiunge Cazzoletti – i cambiamenti climatici degli ultimi decenni hanno ingentilito il sapore delle radici, rendendole amabili".

Cazzoletti destina annualmente 8 ettari della sua azienda (in cui produce anche meloni e zucchini) alla produzione di radici amare, di cui, afferma, è difficile avere un quantitativo preciso: "al momento della raccolta, le radici sono ricoperte dalla terra ed è difficile sapere qual è la percentuale esatta di prodotto". La radice, infatti, è conficcata nel terreno ad una profondità di 30-40 cm e non ci sono al momento mezzi che consentano la raccolta meccanica, che quindi avviene a mano. Cazzoletti stesso afferma di aver provato ad utilizzare la macchina per raccogliere le carote, ma con scarsi risultati.


le radici amare dell'azienda cazzoletti
Le radici amare della Società agricola Cazzoletti Giacomo e figli, nel loro classico packaging


Il punto forte? Le radici amare sono un concentrato di benessere

A questo punto sorge spontaneo chiedersi quali siano gli aspetti positivi di questo prodotto. Le proprietà nutrizionali e depurative: le radici amare, infatti, favoriscono l'assorbimento del ferro e sono adatte per chi soffre di anemia; attivano in modo selettivo la crescita nel colon dei famigerati batteri Bifidus, che evitano i processi di fermentazione nello stomaco; contengono cellulosa e lignina, che aiutano la digestione e proteggono l'intestino; ed infine, contengono l'inulina, un frutto-zucchero con basso potere calorico, che non necessita di insulina per essere assimilato ed ha effetti benefici su intestino e sangue.

Ovviamente, la scarsa domanda dei consumatori rende difficile collocare il prodotto su canali distributivi più importanti: "Per il momento serviamo il Nord Italia, sia attraverso i Mercati che con la GDO e stiamo preparando anche uno "sbarco" a Roma tramite ingrosso. Ma siamo sempre alla ricerca di nuovi partner, non solo in Italia". Anche all'estero, però, il prodotto non è richiesto, se si escludono pochissimi clienti che hanno conosciuto il prodotto qui in Italia e ne hanno apprezzato le peculiarità.


radici amare bollite con pepe
Una delle preparazioni più classiche: radici amare lessate, con pepe


«La comunicazione deve puntare sugli effetti benefici per l'organismo»

Il problema della comunicazione è centrale. La conoscenza del prodotto è circoscritta alle zone di produzione e qui la sua reputazione è più legata ad "amari" ricordi che alle proprietà benefiche. Tuttavia, secondo Giuseppe Cazzoletti, basterebbero poche iniziative per dare risalto alle radici amare: "Sarebbe sufficiente parlarne in tv in uno dei tanti show sulla cucina o magari qualche sponsorizzazione da parte di uno chef famoso. C'è già stato qualche nutrizionista che ne ha messo in risalto gli aspetti nutrizionali ed è qui che bisogna fare leva: le radici amare fanno bene ed hanno caratteristiche uniche, difficilmente ritrovabili in altri prodotti". Cazzoletti possiede il marchio De.C.O. (Denominazione Comunale d'Origine) per le sue radici, che gli ha consentito una certa pubblicità nella zona. "E' un prodotto di nicchia che va difeso. Al momento faccio fatica a pensare ad eventuali marchi di tutela, ma passo dopo passo nulla è impensabile".

Per avere maggiori informazioni sulle radici amare:
Giuseppe Cazzoletti
Cell.: (+39) 347 7210558
Società agricola Cazzoletti Giacomo e figli
Via Roma 59 - Mairano (BS)
Tel./Fax: (+39) 030 975197
Email: azienda.cazzoletti@gmail.com