Attualità
ALBICOCCO, ECCO LE CULTIVAR DI OGGI E DI DOMANI: QUALITA' E BELL'ASPETTO FONDAMENTALI
Proseguono gli incontri tecnico divulgativi curati dal CRPV, l'ultimo dei quali si è svolto giovedì 20 febbraio a Imola, presso la cooperativa Ortolani Cofri, dal tema "Caratteristiche agronomiche e organolettiche delle nuove cultivar di Albicocco".
Dopo i saluti da parte del responsabile tecnico Marika Rossi, ha preso la parola il Dott. Stefano Foschi, responsabile CRPV della sperimentazione sulle drupacee e del programma di miglioramento genetico di albicocco e pesco denominato Maspes.
In primo luogo, si è discusso sugli obiettivi che si prefissa un programma di miglioramento genetico per l'albicocco. In particolare, negli ultimi anni, il breeding sta lavorando per ottenere cultivar che soddisfino le esigenze del consumatore, che pretende un frutto di bell'aspetto (buona pezzatura e sovracolore rosso), associato ad un'elevata qualità organolettica.
Si è proseguito analizzando le varietà prodotte dai vivaisti negli ultimi 3 anni. La classifica è dominata da 2 cultivar tardive, Faralia* e Farbaly*. Queste cultivar di recente introduzione, hanno consentito l'ampliamento del calendario di maturazione fino ad agosto, con un prodotto di qualità, garantendo un'adeguata retribuzione al frutticoltore.
Nella foto, Pieve*, varietà ottenuta dal programma di Miglioramento genetico MasPes.
I lavori sono entrati nel vivo con l'analisi delle principali cultivar di albicocco. Nel periodo precoce si sta ricercando una valida alternativa alla storica Aurora. Wonder Cot*, appare la migliore alternativa, grazie a frutti di buona pezzatura, bell'aspetto, elevata tenuta e sapore discreto. Risultati deludenti per Spring Blush® (scarsa pezzatura), e Tsunami®. Quest'ultima, ha evidenziato seri problemi di spacco del frutto, con un'incidenza fino al 70-80%. Seguono 3 varietà, Luna*, Primaya* e Pinkcot®, caratterizzate da frutti di bell'aspetto e dal sapore discreto. Il periodo precoce è concluso da una cultivar italiana ormai consolidata qual è Bora®, che mostra frutti di bell'aspetto dal sapore equilibrato, seppur con buccia acida. Questa varietà è molto interessante, soprattutto in un ottica futura, in quanto è resistente al virus della Sharka, malattia che sta destando notevole preoccupazione negli ultimi anni.
Nella foto, Emma*, varietà ottenuta dal programma di Miglioramento genetico MasPes.
L'epoca intermedia, che inizia da -10 giorni rispetto alla maturazione di Kioto, evidenzia varietà interessanti. Sweet Cot® ed Orange Rubis®, sono cultivar di buona pezzatura e ottimo sapore, con Orange Rubis® che matura frutti con un'elevata percentuale di sovracolore rosso. Presentate 2 novità, Flopria* e Gemma*. Quest'ultima, ottenuta dal progetto Maspes, presenta un ottimo sapore, e si esalta negli ambienti collinari dove raggiunge un colore acceso. Proseguendo nell'analisi del calendario, si giunge a Kioto*, cultivar di riferimento, al quale succede Pieve*, che si pone come alternativa a Portici, grazie ad un'elevata qualità organolettica. Petra® (+12) è interessante per elevata rusticità e buon sapore, con un prodotto adatto anche per l'industria, grazie all'elevata tenuta del frutto.
Il periodo tardivo, oltre alle già citate Faralia* e Farbaly*, riporta una cultivar italiana, Augusta 3*, dall'ottimo sapore ma dalla piccola pezzatura. Infine, il Dott. Foschi, ha descritto le ultime novità più interessanti. Pricia*, nel periodo precoce, Mediabel* ed Emma* ad epoca intermedia. Quest'ultima, proviene da una loro selezione, denota elevate caratteristiche organolettiche oltre ad un buon sovracolore, e probabilmente verrà brevettata entro la fine del 2014.
Di seguito il link per accedere alla fotogallery delle principali cultivar.
Fotogallery Albicocco
Fabrizio Pattuelli
Junior Marketing Specialist
fabrizio@italiafruit.net
Copyright Italiafruit News
Dopo i saluti da parte del responsabile tecnico Marika Rossi, ha preso la parola il Dott. Stefano Foschi, responsabile CRPV della sperimentazione sulle drupacee e del programma di miglioramento genetico di albicocco e pesco denominato Maspes.
In primo luogo, si è discusso sugli obiettivi che si prefissa un programma di miglioramento genetico per l'albicocco. In particolare, negli ultimi anni, il breeding sta lavorando per ottenere cultivar che soddisfino le esigenze del consumatore, che pretende un frutto di bell'aspetto (buona pezzatura e sovracolore rosso), associato ad un'elevata qualità organolettica.
Si è proseguito analizzando le varietà prodotte dai vivaisti negli ultimi 3 anni. La classifica è dominata da 2 cultivar tardive, Faralia* e Farbaly*. Queste cultivar di recente introduzione, hanno consentito l'ampliamento del calendario di maturazione fino ad agosto, con un prodotto di qualità, garantendo un'adeguata retribuzione al frutticoltore.
Nella foto, Pieve*, varietà ottenuta dal programma di Miglioramento genetico MasPes.
I lavori sono entrati nel vivo con l'analisi delle principali cultivar di albicocco. Nel periodo precoce si sta ricercando una valida alternativa alla storica Aurora. Wonder Cot*, appare la migliore alternativa, grazie a frutti di buona pezzatura, bell'aspetto, elevata tenuta e sapore discreto. Risultati deludenti per Spring Blush® (scarsa pezzatura), e Tsunami®. Quest'ultima, ha evidenziato seri problemi di spacco del frutto, con un'incidenza fino al 70-80%. Seguono 3 varietà, Luna*, Primaya* e Pinkcot®, caratterizzate da frutti di bell'aspetto e dal sapore discreto. Il periodo precoce è concluso da una cultivar italiana ormai consolidata qual è Bora®, che mostra frutti di bell'aspetto dal sapore equilibrato, seppur con buccia acida. Questa varietà è molto interessante, soprattutto in un ottica futura, in quanto è resistente al virus della Sharka, malattia che sta destando notevole preoccupazione negli ultimi anni.
Nella foto, Emma*, varietà ottenuta dal programma di Miglioramento genetico MasPes.
L'epoca intermedia, che inizia da -10 giorni rispetto alla maturazione di Kioto, evidenzia varietà interessanti. Sweet Cot® ed Orange Rubis®, sono cultivar di buona pezzatura e ottimo sapore, con Orange Rubis® che matura frutti con un'elevata percentuale di sovracolore rosso. Presentate 2 novità, Flopria* e Gemma*. Quest'ultima, ottenuta dal progetto Maspes, presenta un ottimo sapore, e si esalta negli ambienti collinari dove raggiunge un colore acceso. Proseguendo nell'analisi del calendario, si giunge a Kioto*, cultivar di riferimento, al quale succede Pieve*, che si pone come alternativa a Portici, grazie ad un'elevata qualità organolettica. Petra® (+12) è interessante per elevata rusticità e buon sapore, con un prodotto adatto anche per l'industria, grazie all'elevata tenuta del frutto.
Il periodo tardivo, oltre alle già citate Faralia* e Farbaly*, riporta una cultivar italiana, Augusta 3*, dall'ottimo sapore ma dalla piccola pezzatura. Infine, il Dott. Foschi, ha descritto le ultime novità più interessanti. Pricia*, nel periodo precoce, Mediabel* ed Emma* ad epoca intermedia. Quest'ultima, proviene da una loro selezione, denota elevate caratteristiche organolettiche oltre ad un buon sovracolore, e probabilmente verrà brevettata entro la fine del 2014.
Di seguito il link per accedere alla fotogallery delle principali cultivar.
Fotogallery Albicocco
Fabrizio Pattuelli
Junior Marketing Specialist
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