IL BLOCCO DELLE IMPORTAZIONI DI AGRUMI DEL SUDAFRICA: MISURA POSITIVA MA NON SUFFICIENTE

IL BLOCCO DELLE IMPORTAZIONI DI AGRUMI DEL SUDAFRICA: MISURA POSITIVA MA NON SUFFICIENTE
"Non possiamo che esprimere soddisfazione per la decisione del Comitato fitosanitario permanente Ue che ha votato per l'attuazione di misure che impediscono l'introduzione e la diffusione di agrumi che provengono dal Sudafrica (cfr. Italiafruit News del 29 novembre 2013) a causa dalla malattia altamente contagiosa 'Black Spot', la cosiddetta 'macchia nera', già presente anche in Argentina e Brasile". E' quanto sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori che da mesi, insieme alle altre organizzazioni italiane ed europee, ha chiesto alla Commissione europea di intervenire sul blocco delle importazioni e rafforzare i controlli alle frontiere per evitare l'ingresso di gravi patologie.
Secondo la Cia, quello dell'Ue è un "intervento che va nella giusta direzione in quanto non possiamo permetterci di mettere a repentaglio la nostra produzione agrumicola, già fortemente colpita dal ‘virus della tristezza'. E' necessario, quindi, che Bruxelles utilizzi qualsiasi misura per evitare l'introduzione di agenti patogeni nell'area comunitaria che, oltre ad evitare deleterie conseguenze alle produzioni, potrebbero mettere a rischio le esportazioni verso i Paesi terzi".
"Quest'anno - ricorda la Cia - sono state 36 le partite di prodotto malato giunte dal Sudafrica e intercettate alle frontiere europee. Sempre nel 2012 l'Unione ha importato circa 600 mila tonnellate di agrumi sudafricani, circa un terzo del totale delle importazioni agrumicole in Europa".
La Cia sottolinea che la misura comunitaria riguarda la campagna di commercializzazione 2012-2013. Per questa ragione è fondamentale che l'Europa proroghi il blocco anche per l'intero 2014.
Dalle prime stime disponibili la produzione di agrumi dell'Italia per la campagna 2012/2013 - rileva la Cia - sembra avere un andamento molto positivo a seguito del favorevole andamento climatico. Le previsioni parlano di 3,3 milioni di tonnellate con un aumento delle esportazioni superiore a otto punti percentuali rispetto alla campagna precedente.
Della stessa idea la Copagri che sottolinea: "La decisione dell'Unione europea è senz'altro positiva ma insufficiente se limitata, come allo stato attuale, alla sola annata che si avvia a conclusione". Solo quando le autorità europee potranno confermare la totale sicurezza degli agrumi di produzione sudafricana sarà possibile riesaminare le relazioni commerciali inerenti il comparto agrumicolo tra Unione europea e Sudafrica. Ciò che serve - la sottolinea Copagri - è il blocco preventivo dell'import anche per il 2014 e l'apertura di un confronto internazionale, affinché si stabiliscano regole comuni in materia fitosanitaria.

Fonte: Agricolae