TRACCIABILITA' PER LA PATATA DELL'ALTA VALLE BELBO, UN MODELLO DA SEGUIRE

TRACCIABILITA' PER LA PATATA DELL'ALTA VALLE BELBO, UN MODELLO DA SEGUIRE
La tracciabilità dei prodotti della terra è da oggi molto semplificata. La Camera di commercio di Cuneo ha sviluppato un sistema innovativo che permette, utilizzando una piattaforma multimediale e un codice applicato sull'etichetta degli alimenti, di risalire alla loro origine con assoluta certezza.
Garantendo una ricostruzione del percorso dei prodotti dal campo alla tavola, il progetto si pone due obiettivi: accrescere la fiducia del consumatore aumentando la trasparenza, garantendo la provenienza del prodotto e valorizzando le produzioni agroalimentari di qualità del territorio. Il processo, in fase sperimentale, vede la partecipazione di diversi consorzi di tutela: il Gruppo dei produttori della patata di Entracque, il Consorzio della patata della Bisalta, il Consorzio della carota di San Rocco Castagnaretta e il Consorzio per la valorizzazione e la tutela della patata dell'alta Valle Belbo. Quest'ultimo, sorto nell'area di Mombarcaro e dei paesi confinanti, attualmente conta una quindicina di aziende agricole iscritte e si propone di tutelare e valorizzare la produzione e il commercio della patata dell'alta Valle Belbo, attraverso l'apposizione di marchi e con la promozione di eventi e fiere che possano portare all'attenzione del consumatore questo tubero. Il tecnico di Coldiretti, Mauro Fomeris, ha sottolineato che la patata della Valle Belbo, dopo una partenza un po' in sordina, sta avendo sempre maggiori consensi, testimoniati anche dal successo ottenuto all'ultima edizione del Salone del gusto di Torino.

Fonte: Gazzetta d'Alba