Tensione finanziaria? Noberasco fa chiarezza

Il presidente Gabriele: «Abbiamo un debito buono orientato a sviluppo e crescita»

Tensione finanziaria? Noberasco fa chiarezza

Dopo diversi ‘affondi’ sulla situazione finanziaria aziendale di Noberasco, l'azienda decide di fare chiarezza con questa nota per Italiafruit.  

Ci sono momenti nella vita di un’impresa familiare nei quali è importante che chi rappresenta la proprietà e discende direttamente dai fondatori si rivolga con chiarezza ai propri importanti interlocutori. Nel corso di oltre 110 anni di vita la Noberasco ha vissuto momenti di grande successo così come momenti di difficoltà - dice Noberasco - spiega  Gabriele Noberasco, presidente Noberasco Spa (in foto) - durante i periodi di crescita e successo non abbiamo mai dimenticato la fatica quotidiana di tutti coloro, a cominciare dai nostri dipendenti, clienti e fornitori, che ci hanno dato fiducia e che ne hanno reso possibile il percorso. Durante i periodi difficili non siamo mai sfuggiti alle nostre responsabilità e al dovere di onorare i nostri impegni”.

E’ sotto gli occhi di tutti la summa di fattori socio-economici degli ultimi anni quali crisi Covid, crisi Ucraina, aumento costi dell’energia e delle materie prime, aumento dei tassi d'interesse e il recente epilogo inflattivo che sta riducendo i consumi; "fatti che sono visibili agli occhi di tutti", parafrasando una metafora assunta da Mario Draghi, i quali, presi congiuntamente all’enorme sforzo fatto in termini di investimento nello stabilimento di Carcare, hanno contribuito ad una momentanea tensione finanziaria
Un investimento quest’ultimo che ha generato quello che potremmo definire un “debito buono”, orientato allo sviluppo e alla crescita, un investimento che è stato fortemente voluto dalla famiglia Noberasco la quale ha scelto ancora una volta la Liguria e l’Italia come centro nevralgico del proprio commercio, seppur conscia dell’esistenza di alternative economicamente interessanti.

L'attuale situazione vede la famiglia impegnata, con il supporto degli advisor finanziari e legali di Deloitte, dello studio legale Cangiano Vazio e di altri primari professionisti, in un piano di ristrutturazione con la messa a disposizione di tutte le risorse disponibili per il rilancio e la riorganizzazione aziendale.

Tempo fa si è conclusa la richiesta di cassa straordinaria per crisi industriale - mai attuata prima dalla Noberasco neanche in precedenti periodi economicamente complessi - che coinvolge 76 dipendenti con rotazioni settimanali contemporanee di max 15-20 unità e vede la CIG a rotazione perché si conta di tornare a regime di piena occupazione entro alcuni mesi. Inoltre, è stata aperta e accettata da un Esperto nominato dalla Camera di Commercio – ovvero il dott. Giampaolo Provaggi – una “Composizione Negoziata” ovvero una procedura che dovrebbe consentire di risanare la società in breve tempo. Tale procedura non comporterà stravolgimenti sul piano gestionale, in quanto la società continuerà ad operare in autonomia sotto la vigilanza dell’Esperto per realizzare il piano di risanamento.

In questo contesto la famiglia si è rivolta per la figura di Cro ad Antonio Cellie, vedendo in lui le caratteristiche di un manager di esperienza, capace di governare tali processi. Invariate invece restano le nomine con i ruoli del presidente Gabriele Noberasco e dell’ad Mattia Noberasco.

Siamo persuasi che, superata questa fase, Noberasco ripartirà con un importante programma di investimenti per completare la realizzazione in Valbormida del più moderno stabilimento in Europa per produrre e confezionare frutta secca e morbida, ma anche snack a base frutta e creme spalmabili di origine naturale. 
Nonostante la complessità e la volatilità del mercato l’intento è quindi quello di proseguire sulla strada del rilancio e dell’innovazione, avendo come priorità la salvaguardia dell’occupazione e la storia del marchio Noberasco.

Fonte: Ufficio stampa Noberasco