Dalla distribuzione

«Tarocco, un’ottima qualità»

Musso (Italfrutta Distribuzioni): «Uniformità e Brix alto»

Al mercato di Milano è arrivata l’arancia Tarocco: la tanto attesa primizia di stagione si presenta con un colore brillante, frutti esteticamente uniformi ed ottime caratteristiche organolettiche.

“I frutti hanno una buonissima colorazione e un grado Brix alto, oltre ad un sapore ed una resa del succo eccezionali: la fase siccitosa dell’ultimo periodo fortunatamente non ha lasciato conseguenze” così Alessandro Musso di Italfrutta Distribuzioni presenta il Tarocco che l’azienda commercializza a marchio Dalia.

E continua: “Abbiamo iniziato proprio in questi giorni e, come gli altri anni, le vendite più importanti sono quelle estere. Il prodotto arriva in Svizzera e Germania dove viene valorizzato appieno a livello commerciale. In Italia invece la distribuzione è appena iniziata e i consumatori sembrano apprezzare l’elemento novità”.

Il tarocco deve spartirsi gli spazi con l’arancia Navel, nel pieno della sua campagna produttiva e al massimo della resa qualitativa. “Per fare un confronto, vendiamo una cassa di arance Tarocco ogni dieci casse di Navel – dice Musso – e non è solo una questione qualitativa ma anche economica: se il Tarocco è appena arrivato sul mercato con quotazioni alte, di Navel ce n’è per tutte le tasche”.

Italfrutta Distribuzioni commercializza il tarocco nella fascia prezzo che parte da 1,50 per arrivare a 2,80 euro al chilogrammo per i frutti calibro 15 in padella monostrato.
Ben diversi i prezzi delle Navel che partono da 0,70 euro al chilogrammo per i calibri 10-9 per arrivare a 1,80 euro per il calibro 4 a seconda della lavorazione (prodotto stufato, cerato etc) e della provenienza (Spagna, Sudafrica, Sicilia, Calabria). “Si tratta ovviamente di una fase temporanea – sottolinea il grossista – non appena aumenteranno i volumi di Tarocco, i prezzi inizieranno a scendere”.

E conclude: “Sono sicuro che basterà aspettare qualche giorno per entrare nel vivo delle vendite di questo prodotto”.