Sventola il tricolore nei discount?

Da un’analisi di Agroter, i dati sulla presenza di ortofrutta nazionale

Sventola il tricolore nei discount?

Da sempre l’italianità è un forte driver di acquisto per i prodotti alimentari e lo è a maggior ragione quando parliamo di ortofrutta. Ma, nell’immaginario degli addetti ai lavori, nei negozi più vocati alla convenienza si tende a privilegiare il prezzo, anche a discapito di altre caratteristiche, tra cui l’origine. Da un’analisi del Monitor Ortofrutta di Agroter, però, emerge un quadro differente, con i discount che non sfigurano rispetto ai formati tradizionali della distribuzione moderna, anzi.


Nei mesi di ottobre e novembre, il Monitor Ortofrutta di Agroter ha svolto un’analisi su 19 negozi nella piazza di Forlì e Cesena per capire la quota di prodotti con origine nazionale nel reparto ortofrutta. Il test è stato realizzato su un campione di 30 referenze appartenenti al cosiddetto “20-80”, ovvero quel 20% di prodotti che sviluppano la maggior parte delle vendite (80%) perché i più ricercati e acquistati dai clienti nei negozi. In questo elenco, da cui abbiamo escluso i prodotti di IV e V gamma, appaiono 15 referenze orticole e 15 frutticole.


I risultati delle due rilevazioni mostrano, a livello generale, una quota media di prodotti italiani del 78% nel mese di ottobre e dell’84% in quello di novembre, ma con differenze nette tra le diverse insegne, all’interno delle quali quattro sono discount, o – più propriamente – “supermercati essenziali”: Aldi, Eurospin, Lidl e Md.

Ad ottobre, tra i negozi del retail moderno classico (insegna 1, insegna 2, etc.), ovvero che si basano su superette, supermercati e ipermercati come format, la quota di prodotti italiani di due insegne è al disotto di quella media complessiva (74% rispetto al 78%), mentre nelle altre due insegne è sopra (83% e 85%). Nei discount la media è del 76%, con solo Lidl al di sopra della media complessiva (81% rispetto al 78%).


A novembre cresce trasversalmente l’incidenza del prodotto italiano: le insegne del retail moderno classico, a parte la numero 4, aumentano sensibilmente la quota arrivando, nel caso dell’insegna 3, all’89% di origine italiana. Ma anche nei discount si osserva una crescita: la media delle quattro insegne si avvicina molto a quella complessiva (83% rispetto all’84%) con Lidl che la supera di poco (85%) e Aldi che sfiora i nove prodotti su dieci di origine italiana (89%).


Tra le quattro insegne discount o supermercati essenziali che dir si voglia, due sono straniere (Aldi e Lidl). È singolare come proprio queste mostrino un’incidenza di prodotti con origine italiana al di sopra della media. È certo comunque che questi due retailer sono fortemente strutturati e organizzati, tanto che mostrano una puntuale conoscenza del consumatore che fa selezionare loro attentamente i driver d’acquisto più rilevanti, per scaricare  a terra su questi le strategie più adatte a soddisfare i propri clienti. Pur senza cadere nell’errore delle “profezie auto-avveranti”, cui faceva ieri riferimento Giorgio Santambrogio (clicca qui per leggere l'articolo), è innegabile che questi competitori abbiano tutte le carte in regole per soddisfare clienti esigenti come gli Italiani.
 

Il “Monitor Ortofrutta” di Agroter rappresenta l’unica analisi di lungo periodo a disposizione degli operatori della filiera per tracciare l’evoluzione del comportamento di acquisto e di consumo di frutta e verdura da parte delle famiglie italiane, prima, e internazionali, negli ultimi tempi. Nato nel 2006 con un campione di 600 responsabili d’acquisto, oggi è arrivato ai tremila panelisti per le analisi più strutturate, grazie alla possibilità di affiancare alla tecnica d’analisi CATI (Computer aided telephone interview) quella CAWI (Computer aided web interview), sviluppata attraverso la collaborazione con il panel provider Toluna. Nel 2022 abbiamo superato 1.250.000 risposte archiviate, integrate dai dati quantitativi di acquisto quadrisettimanali delle famiglie italiane per l’ortofrutta, elaborati grazie alla partnership con Ismea e completate da rilevazioni puntuali sui punti di vendita.


Per maggiori informazioni contattare Alfonso Bendi - Research & Consulting Director Agroter 


alfonso@agroter.net