Spettacoli alla Frutta, si cresce

12 impese si impegnano nella valorizzazione del format

Spettacoli alla Frutta, si cresce

Il progetto Spettacoli alla Frutta, nato qualche anno fa dalla partnership dei brand più rappresentativi della filiera ortofrutticola italiana per promuovere e valorizzare con un linguaggio diverso e coinvolgente il settore presso i consumatori finali, diventa un’Associazione Temporanea d’Imprese (ATI). La costituzione ufficiale del raggruppamento è avvenuta questa mattina a Bologna e ha visto la partecipazione dei 12 legali rappresentanti delle aziende che hanno contribuito a dar vita all’iniziativa, ne hanno sostenuto la mission e hanno partecipato attivamente alla sua crescita. “L’ATI Spettacoli alla Frutta – commenta Claudio Dall'Agata, direttore di Bestack, capofila del raggruppamento – rappresenta la giusta evoluzione del percorso di crescita di un progetto che fin da subito ha incontrato il supporto e la partecipazione di tante aziende. Proprio per questo è orgoglio di tutto il gruppo di persone che ci ha lavorato essere giunti a questo passo formale che testimonia il potenziale del progetto stesso, la voglia di fare, di provarci, di sperimentare stando tutti insieme, che di per sé è già un fatto rivoluzionario, specie in ortofrutta. Dopo l’esperienza della scorsa estate di spettacoli e flash mob in 14 piazze italiane siamo pronti per lavorare in sinergia con la GDO per portare il nostro modo innovativo di comunicare l’ortofrutta direttamente nei reparti dei punti vendita che rappresentano il principale luogo di contatto con i responsabili d’acquisto. Lo faremo coerentemente con la stessa indole che ci ha ispirato fino a qui, in maniera innovativa, sorprendente e spettacolare”. 

Con il Manifesto identitario, presentato lo scorso ottobre, nel quale sono stati riassunti valori e obiettivi del progetto, i membri di Spettacoli alla Frutta hanno anche invitato le insegne della grande distribuzione ad accogliere l’iniziativa nei propri negozi e, da allora, qualcosa si sta già muovendo. Abbiamo sviluppato nel frattempo diversi contatti con le catene della GDO – prosegue Dall’Agata. È ormai chiaro all’intera filiera che per sostenere i consumi interni è fondamentale la collaborazione di tutti gli attori; la leva del prezzo non può essere l’unico strumento, occorre anche stimolare e ingaggiare i clienti sugli aspetti valoriali dei prodotti raccontando bontà e gusto delle eccellenze ortofrutticole italiane, i tanti benefici del consumare frutta fino a come rispettare di più l’ambiente e ridurre lo spreco alimentare, anche attraverso le confezioni”.Così come l’ortofrutta è uno dei reparti su cui i player della GDO si giocano la fidelizzazione dei clienti, anche l’esperienza d’acquisto deve essere altrettanto coinvolgente, stimolante e interessante. I consumatori vanno guidati e coccolati alla scoperta della qualità e della ricchezza dell’offerta della produzione italiana di frutta e verdura. E, se possibile, sorpresi. Per realizzare tutto ciò i membri di Spettacoli alla Frutta stanno lavorando affinché il reparto diventi il “palco” dei prodotti in vendita, studiando format specifici in base alla dimensione dei negozi e alle esigenze delle singole insegne. 
 

L’ATI Spettacoli alla frutta ha una durata di 5 anni, un impegno rilevante per gli associati a riprova della volontà di costruire un percorso continuativo e costante, consapevoli che solo in questo modo si può svolgere un’azione di educazione al consumo e di informazione incisiva e su larga scala. Non solo, il lavorare di comunità può essere poi elemento di proposta e rappresentanza in progetti di filiera nell’affrontare temi trasversali quali sistemi standardizzati di codifica informativa, confezioni, co-gestioni di reparto e quant’altro. E all’orizzonte per il futuro sono già state notificate diverse richieste di ingresso da parte di altre aziende. La compagnia si allargherà per palchi, si spera, sempre più importanti.