Prezzi all'origine, cala la frutta

Arretra del 6%. Gli ortaggi spuntano il 24% in più

Prezzi all'origine, cala la frutta

In un contesto di rincari generalizzati la frutta paga pegno. Secondo l'ultimo report Agrimercati di Ismea, aggiornato al terzo trimestre 2022, i prezzi all'origine della frutta segnano una riduzione del 6% su base annua. Gli ortaggi, invece, vedono i prezzi all'origine crescere del 24%. Situazioni diametralmente opposte.

Da una parte c'è l'aumento dei costi di produzione, dall'altra la fiammata dell'inflazione: ma la frutta resta ferma tra l'incudine e il martello.

"L’impennata dei prezzi all’origine degli ortaggi è imputabile soprattutto all’aumento dei costi e alla riduzione del livello di offerta di molti prodotti, penalizzati dall’andamento climatico eccezionale che ha ridotto le rese di produzione sia in pieno campo sia in coltura protetta - argomenta Ismea - Di contro, la maggiore disponibilità di frutta estiva (in particolare, uve da tavola e drupacee) ha impattato negativamente sui prezzi".

Se ci concentriamo sul terzo trimestre dell'anno, per gli ortaggi l’indice dei prezzi dei mezzi di produzione è calato dell’1% rispetto al secondo trimestre 2022 ma è cresciuto del 28% su base annua; per la frutta c’è stato un aumento dello 0,3% rispetto al secondo trimestre del 2022 e del 19% su base annua. I prezzi all’origine dei prodotti ortofrutticoli sono cresciuti del 10% su base tendenziale ma - come anticipato - evidenziano un andamento completamente opposto per le due principali categorie.

Per quanto concerne gli scambi con l’estero, nei primi sette mesi del 2022 si registra un forte deterioramento su base annua del saldo della bilancia commerciale ortofrutticola che scende da 1.716 a 1.260 milioni di euro (-27%) a causa dell’aumento del 5% delle quantità importate e della stagnazione delle esportazioni.

In termini monetari, l’aumento della spesa per le importazioni (+24%) è riconducibile sia all’aumento dei volumi importati, sia al rincaro dei prezzi medi all’import che sono cresciuti del 21%. Sul fronte delle esportazioni, gli introiti complessivi sono cresciuti dell’8% grazie – unicamente - all’incremento del prezzo medio del paniere di prodotti spediti.
 

Per quanto riguarda infine le vendite al dettaglio sul mercato domestico, nel terzo trimestre 2022 la spesa delle famiglie per gli ortofrutticoli ha registrato una forte accelerazione: +6,2% su base annua, a causa unicamente dell'aumento dei prezzi medi (+8,2%). Gli incrementi di prezzo su base tendenziale hanno interessato tutte le categorie: ortaggi freschi +14,9%, conserve pomodoro +14,4%, surgelati 9,6%, succhi di frutta +8,4%, patate +8,1%, agrumi +5,6%, frutta fresca +4,9%. L’unica categoria che ha fatto eccezione è quella degli ortaggi di IV gamma i cui prezzi medi sono in calo dello 0,7% su base annua.

In termini di quantità, gli acquisti del terzo trimestre 2022 si sono ridotti su base annua dell’1,8%, con una pesante flessione per i prodotti freschi (-7,7% ortaggi e -0,9% frutta e agrumi) mentre sono in controtendenza gli acquisti in quantità di insalate di IV gamma e patate che sono cresciuti rispettivamente del 6,8% e del 7%. Gli acquisti di ortofrut- ticoli trasformati sono sostanzialmente invariati rispetto al terzo trimestre 2021, in quanto la contrazione dei quantitativi acquistati di conserve di pomodoro è stata bilanciata dall’incremento registrato da succhi di frutta e surgelati.