Piattaforma solidale per il Mercato di Rimini

Un progetto che mette in rete produttori e terzo settore

Piattaforma solidale per il Mercato di Rimini

La “Piattaforma Logistica Solidale” prende forma. Presentato nelle sale del CAAR – Centro Agro Alimentare Riminese, il progetto che mette in rete organizzazioni dei produttori e associazioni del terzo settore del territorio, che troveranno nel mercato ortofrutticolo riminese l’hub di logistica e redistribuzione del prodotto agroalimentare fresco. Il progetto è possibile grazie all’impegno della Regione Emilia Romagna, a cui è affidato il compito di recuperare le eccedenze di produzione altrimenti destinate alla distruzione indennizzando i produttori con i fondi europei, di gestire il sistema informatizzato per la redistribuzione del prodotto fresco di qualità agli enti no-profit che si occupano del supporto alle persone indigenti e di operare i controlli. Così come un ruolo importante avrà il Comune di Rimini, che farà da trait d’union con il terzo settore promuovendo l’iniziativa. Già individuata l’Associazione capofila sul territorio: I.P.F. Istituto Per la Famiglia Rimini con l’appoggio di Caritas. A parlarne approfonditamente al CAAR, davanti ad una platea gremita composta da rappresentanti delle associazioni del terzo settore e dei produttori agricoli, il presidente del Centro Agro Alimentare Riminese, Gianni Indino, la direttrice Cinzia Furiati, l’assessora all’Agricoltura del Comune di Rimini, Francesca Mattei e i competenti funzionari della Regione Emilia Romagna Stefano Callegari e Renato Finco.

“Sono felice e orgoglioso per questo progetto – dice il presidente del CAAR, Gianni Indino – che coinvolge le persone e le associazioni che si spendono per il prossimo. Ci adopereremo al massimo nel nostro ruolo di piattaforma logistica mettendo a disposizione competenze, struttura e macchinari per la logistica. Ringrazio la direttrice Furiati che si è impegnata tanto affinché questa azione mirata di solidarietà, che implementa quelle già in atto da anni al CAAR, potesse vedere la luce”.

“Questa iniziativa ha un doppio risvolto sociale – spiega la direttrice del CAAR, Cinzia Furiati -, ovvero quello della solidarietà alle persone meno abbienti e la lotta allo spreco alimentare. Si potrebbe aggiungere anche la tutela dell’ambiente, visto che aprire una piattaforma logistica di raccolta al CAAR permetterà alle aziende e alle associazioni del nostro territorio di evitare tanti chilometri. Il prodotto fresco di ortofrutta è fondamentale per il benessere delle persone e poterlo donare anziché distruggerlo porta benefici a tutti. La Regione recupera le eccedenze secondo le direttive dell’Unione Europea e ne cura tracciabilità e controlli, le organizzazioni dei produttori vengono indennizzate e mantengono prezzi giusti di mercato, gli enti benefici con il loro impegno redistribuiscono a chi ne ha bisogno e il Comune favorisce il processo con promozione e informazione. Nella nostra rete d’imprese Emilia Romagna Mercati abbiamo visto che il progetto del CAL di Parma ha portato grandi benefici passando a distribuire da 0 tonnellate di prodotto nel 2021 a 1.120 tonnellate nel 2022. Siamo pronti a far partire le procedure per avviare il progetto già all’inizio del prossimo anno”.

“Sono molto contenta per questa iniziativa – dice l’assessora comunale all’Agricoltura, Francesca Mattei –. Sul nostro territorio il comparto agroalimentare non è valorizzato come da altre parti, ma è ugualmente molto importante, a maggior ragione perché legato alla ristorazione e al turismo. La Piattaforma Logistica Solidale è una progettualità di grande valore, dove solidarietà e sostenibilità vanno di pari passo: dal punto di vista sociale si aiutano le famiglie bisognose con la filiera del fresco che è sempre di più difficile gestione e reperimento, si diminuisce lo spreco alimentare e l’impatto inquinante del trasporto merci. Mi auguro che la partecipazione sia più ampia possibile e come Comune ci impegneremo per questo”.

“Questo progetto è conveniente per tutti – ha spiegato il funzionario della Regione, Stefano Callegari -. Il ritiro dei prodotti dal mercato nasce dall’Unione Europea che sovvenziona le aziende nel suo programma di prevenzione crisi per mantenere i giusti prezzi di mercato erogando circa 5 milioni all’anno. Ma le eccedenze che noi ritiriamo possono prendere due strade: quella poco virtuosa della distruzione o quella molto virtuosa della distribuzione alle persone più bisognose. L’Italia, tra i Paesi che ridistribuiscono di più dopo la Spagna, è al 33%. Di questa percentuale, ben il 75% lo fa l’Emilia Romagna. Ora anche il CAAR di Rimini sarà hub di logistica per i prodotti freschi di qualità: un impegno fondamentale, perché mette a disposizione professionalità, macchinari e luoghi di deposito, che andrà a beneficio di tutta la collettività e per il quale ringraziamo. Oggi facciamo un passo avanti nella direzione giusta”.

Fonte: Caar