Dal campo
Ortofrutta, la chiave per nutrire la salute dell’intestino
Come il consumo di vegetali influisce positivamente sul microbiota intestinale
Uno studio recente ha dimostrato che una dieta ricca di frutta e verdura contribuisce ad arricchire il microbiota umano, ossia l'insieme di microorganismi simbiontici che convivono con l'organismo umano senza danneggiarlo, e in particolare quello intestinale, aiutando la sua diversità e funzionalità.
Una ricerca del progetto Hedimed, pubblicata su Gut Microbes e riportata dalla testata farmacista33.it, ha rivelato che mangiare frutta e verdura aumenta la diversità batterica nell'intestino. Utilizzando strumenti bioinformatici, i ricercatori hanno scoperto che alcuni microrganismi, come Enterobacterales, Burkholderiales e Lactobacillales, presenti sia nella frutta e verdura fresca che nell'intestino, possono avere un impatto benefico sulla salute. Questi batteri sono noti per promuovere la produzione di vitamine del gruppo B e K e di acidi grassi a catena corta, cruciali per il benessere dell’organismo. Inoltre, l'effetto positivo sulla diversità microbica intestinale è risultato essere correlato all'età dell'ospite, alla frequenza di consumo e al tipo di vegetale ingerito.
L'assunzione di batteri attraverso il consumo di frutta e verdura è uno dei principali collegamenti tra il microbiota umano e quello ambientale. Tuttavia, le pratiche agricole, l'allevamento e i trattamenti post-raccolta possono influenzare direttamente o indirettamente la composizione del microbiota ortofrutticolo e, di conseguenza, quello intestinale. Per questo, lo studio propone anche soluzioni innovative per migliorare la salute delle piante e degli esseri umani attraverso l'applicazione di probiotici nei suoli di coltivazione. Questa pratica potrebbe mantenere la diversità del microbiota associato alle colture, essenziale per aiutare il microbiota intestinale umano attraverso il loro consumo. Promuovere la diversità microbica vegetale potrebbe essere una strategia efficace per sostenere un intestino sano e prevenire la proliferazione di batteri nocivi. (gc)