Ortofrutta Dop e Igp, valori in ribasso

Colpa delle mele. Crescono ortaggi e frutta estiva

Ortofrutta Dop e Igp, valori in ribasso

La Dop economy italiana del 2021 aumenta del 16,1% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 19,1 miliardi di euro. In questo quadro il valore dell’ortofrutta Dop e Igp è pari a 384 milioni di euro, cifra in calo dell’1,8% a causa delle mele, referenza che lo scorso anno ha subito una riduzione nella produzione. Il dato non spaventa però più di tanto perché sulla base delle stime produttive del 2022, per quest'anno è previsto un lieve incremento produttivo rispetto al 2021.

Quella delle mele rimane comunque la categoria di riferimento che vale 187 milioni (-13%).  Al secondo posto nel rapporto Ismea-Qualivita sui valori della Dop Igp troviamo gli ortaggi (50 milioni e +22%), la frutta in guscio (37 milioni, +22%), gli agrumi (36 milioni di euro, -7%) e la frutta estiva (32 milioni di euro, +7%). In totale sono 121 le denominazioni e 21.249 gli operatori.
 

Le esportazioni valgono invece 150 milioni di euro, con una flessione del 15,4% sull’anno precedente. In Trentino-Alto Adige si generano circa 181 milioni di euro, a cui seguono Sicilia (58 milioni di euro), Piemonte (30 milioni) e Campania (25 milioni).
 

Particolarmente soddisfatti Gerardo Diana e Elena Albertini, rispettivamente presidente e vice del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia Igp. “I dati del ventesimo rapporto dimostrano come l’agricoltura italiana delle Dop, Igp e Sgt sia un modello vincente. Il nostro prodotto è entrato nella top 5 dei prodotti ortofrutticoli freschi più diffusi e apprezzati in Italia. Per noi tutti questo risultato è motivo di grande orgoglio ed è una spinta a fare ancora di più e meglio nella produzione, distribuzione e comunicazione del frutto del nostro lavoro”.
 

Il valore della Dop economy del 2021 raggiunge quota 21% del fatturato complessivo del settore agroalimentare nazionale. L’export si aggira invece attorno ai 10,7 miliardi (+12,8%). Risultati record che delineano una grande forza propulsiva da parte delle filiere. 
 

Per quanto riguarda i canali distributivi, i risultati del 2021 e dei primi nove mesi del 2022 mostrano una sorprendente tenuta dei risultati nella Gdo. Nel 2021 le vendite in valore di cibo e vino DOP IGP hanno registrato su base annua una lievissi¬ma flessione (-0,5%) che diventa variazione positiva considerando solo le vendite a peso fisso (+0,7%), un trend confermato anche nei primi nove mesi del 2022. Le vendite dei principali pro¬dotti DOP IGP nella GDO italiana superano i 5 miliardi di euro di giro di affari.

“Tutelare le eccellenze agroalimentari del nostro territorio, difendere la loro unicità e territorialità, affermare un modello centrato sulla qualità del prodotto e del lavoro sono al centro dell’impegno del Ministero” ha affermato ieri durante la presentazione il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida

“L’analisi del XX Rapporto Ismea-Qualivita dimostra ancora una volta come grazie alla distintività e alla tradizione delle nostre produzioni il made in Italy si dimostri vincente in Italia e all’estero, con numeri in netta crescita rispetto agli scorsi anni. Proprio per questo - ha continuato - siamo convinti che la difesa di un modello che mette al centro i produttori e i consumatori possa contribuire a valorizzare ancor di più il prezioso lavoro dei consorzi e promuovere la Dieta mediterranea, sinonimo di cibo salutare e sicuro. È mia ferma intenzione proteggere le nostre eccellenze, patrimonio della nostra comunità nazionale, e contrastare in ogni sede qualsiasi produzione che rischia di spezzare il legame millenario tra agricoltura e cibo, fino alle omologazioni alimentari, di cui il cibo sintetico rappresenta la forma più estrema”.