Ortaggi: bene le lattughe, zucchine e cime di rapa in recupero

Con Aop Luce focus sulla campagna in corso

Ortaggi: bene le lattughe, zucchine e cime di rapa in recupero

La campagna degli ortaggi invernali è entrata nel vivo e la lattuga ricopre un ruolo da protagonista per Aop Luce. Dopo un inizio stagione difficile, la campagna si sta lentamente regolarizzando e i consumi sembrano crescere. Andamenti contrastanti si sono registrati invece per le zucchine, a seconda del colore e dell’andamento climatico, mentre spiccano sul mercato le cime di rapa. Con Felice Petrillo, presidente di Aop Luce, abbiamo fatto il punto sulla campagna ortaggi.

“Gentilina, Trocadero e romana sono le protagoniste della nostra gamma lattughe – spiega Petrillo – e ora finalmente sembrano riprendersi da una stagione un po’ ‘sfortunata’. Sin dall’avvio della raccolta, a inizio novembre, la commercializzazione è stata complessa con prezzi tendenzialmente bassi. Inoltre l’autunno caldo ha generato eccessi produttivi che sia il mercato nazionale che quello estero hanno faticato ad assorbire, con esportazioni praticamente azzerate”. 
La situazione per la lattuga è migliorata solo nella prima parte di dicembre: “Il clima più rigido ha aiutato la produzione ma è poi peggiorato durante tutto il periodo natalizio, caratterizzato anche da consumi molto deludenti – commenta il presidente -. I periodi di caldo anomalo hanno impattato negativamente sulla qualità di alcune varietà di lattuga, particolarmente adatte a climi più freddi. Attualmente la situazione si sta regolarizzando: i consumi sembrano incrementare e stiamo finalmente partendo con l’esportazione; dalla scorsa settimana i prezzi sono in aumento".

Per quanto riguarda le zucchine, si è delineato un andamento decisamente diverso tra le scure e le chiare. 
“Il clima caldo di dicembre ha generato un eccesso produttivo di zucchine scure ed una sovrapposizione tra areali – sottolinea Petrillo – una situazione che ha determinato una riduzione dei prezzi rispetto alla media di periodo fino alla scorsa settimana, dalla quale si è iniziata una ripresa”. 
Diverso invece l’effetto degli sbalzi termici sulla chiara: “Il fiore di questo ortaggio risente molto dell’umidità, motivo per cui si sono verificati cali di produzione tra dicembre e gennaio che hanno mantenuto i prezzi tendenzialmente abbastanza alti. Inoltre, anche le virosi hanno influito sui quantitativi disponibili. Se non ci saranno sorprese climatiche, il nostro areale di Fondi-Sperlonga sarà in piena produzione di zucchine chiare con fiore di elevata qualità tra marzo e aprile, con l’arrivo della primavera”.

Tra le referenze invernali di Aop Luce spiccano le cime di rapa, prodotto tipico campano. “Negli anni il consumo di questi prodotti è notevolmente aumentato al nord Italia – specifica Petrillo –; si tratta di una referenza caratterizzata da foglie tenere, saporite e non troppo amare. Siamo entrati nel vivo della commercializzazione a dicembre, in ritardo di qualche settimana rispetto al solito: le temperature eccessivamente calde hanno causato da un lato sovrapposizione con altri areali produttivi, dall’altro una qualità ed una tenuta sui banchi della Gdo non eccellente”. 
“Grazie al freddo di gennaio – aggiunge - le nostre produzioni a pieno campo, concentrate nell’areale napoletano, si presentano di elevata qualità e la commercializzazione procede regolarmente, con prezzi che sono stati stabili fino alla scorsa settimana. Ci auguriamo che la pioggia di questa settimana non generi problematiche qualitative e quindi cambiamenti nello scenario produttivo”.

È iniziata da poco anche la campagna degli agretti: “Nella prima decade di gennaio la qualità non era ancora eccellente ma questa settimana si è entrati nel vivo della commercializzazione – dice Petrillo - con una buona disponibilità di prodotto di qualità. Agli agretti venduti sfusi a mazzetti, affianchiamo quelli in una pratica confezione in cartoncino, nella quale inseriamo un mini depliant, con informazioni su come pulirli e cucinarli, per aiutare il consumatore che non è ancora esperto”.

Difficile quest’anno la commercializzazione del cavolo nero: “Abbiamo inserito la referenza in assortimento da ormai qualche anno – conclude Petrillo - e, da tipicamente regionale, con vendite concentrate in Toscana, ha nel tempo conquistato una diffusione nazionale. Il caldo ha generato eccessi produttivi e non ha sicuramente aiutato i consumi di questa referenza; stessa sorte anche per la bieta e la cicoria da taglio”.