Niente Pos al mercato, Conte rimane senza arance

Il siparietto al mercato romano di Monteverde

Niente Pos al mercato, Conte rimane senza arance

Giuseppe Conte ha ripreso le passerelle elettorali, stavolta per sostenere i suoi candidati alle elezioni Regionali. Ancora una volta, Pd e M5s non sono riusciti ad accordarsi su un unico nome da presentare agli elettori e così il leader dei pentastellati ha deciso di presentarsi nel Lazio con Donatella Bianchi, che stando alle ultime rilevazioni Tecnè è ferma al 16% delle preferenze, ben lontana da Alessio D'Amato, candidato dem, e da Francesco Rocca, candidato del centrodestra nettamente in vantaggio col 46% delle preferenze degli intervistati. Evidente la necessità di Conte di recuperare terreno ma la sua uscita al mercato di Monteverde a Roma non è stata particolarmente esaltante. 

Certo, non sono mancati i selfie con i passanti ma la giornata invernale di pioggia in un mercato non riparato non è stata una scelta particolarmente azzeccata per Giuseppe Conte. Non sono mancate le contestazioni tra i banchi del mercato di Monteverde, uno dei più degradati e antichi di Roma, che da anni aspetta di essere ripristinato, riqualificato e, soprattutto, di essere messo a norma. Ma come racconta Il Tempo, Giuseppe Conte è stato anche al centro di un siparietto con uno dei commercianti del mercato.

Il leader del Movimento 5 stelle, infatti, pare sia stato attirato da un banco dell'ortofrutta dove avrebbe voluto fermarsi per acquistare delle arance ma, nel momento del pagamento, si è dovuto arrendere. Probabilmente senza contanti in tasca, Giuseppe Conte ha tentato di procedere all'acquisto con il Pos ma il commerciante ne era sprovvisto: niente arance per l'ex presidente del Consiglio e mesto ritorno alla campagna elettorale per tornare a parlare di prezzi in aumento e di promesse mai mantenute con gli altri commercianti.

Comprensibile la molta diffidenza da parte dei romani nei confronti di Giuseppe Conte, che forse si aspettava un'accoglienza più calorosa nella Capitale. I 5 anni di amministrazione Raggi hanno lasciato profonde ferite nella Città Eterna, che continuano a sanguinare a causa della subentrante giunta Gualtieri, che non è in grado di mettere un freno al degrado di Roma tra insicurezza e decadenza della città.  

Fonte: Msn.com