Nei mercati all’ingrosso le feste non ci sono più

La Vigilia di Natale dal diario di un grossista

Nei mercati all’ingrosso le feste non ci sono più

Qualche giorno fa ci è arrivata la lettera di un grossista nostro lettore che ci ha raccontato nero su bianco lo sconforto provato la Vigilia di Natale, quando le attività lavorative sono terminate ben prima del previsto. La lettera è firmata, ma l’autore - per discrezione - preferisce mantenere l’anonimato. 
 

Cara Italiafruit, vi scrivo per segnalarvi la desolazione che ho provato il 24 dicembre giorno solitamente bollente per le vendite all’ingrosso, ma che nel 2022 non è stato all’altezza delle aspettative. Per la verità non è proprio una novità, anche Ferragosto era stato fiacco, ma non riesco ad abituarmi a questo andazzo e speravo fosse stato un caso.

Il 24 a tarda ora mi sono recato come ogni giorno al mercato presso il mio stand ma dire che la nottata non è stata frenetica è dire poco. Attorno a me c’era solo silenzio. Già i giorni prima avevamo capito tutti che le festività non avrebbero risollevato le vendite, ma non pensavamo certo di trovarci in una situazione simile. Gli acquirenti che giravano per il mercato erano davvero pochi. Ci guardavamo l’un l’altro tra standisti e ogni tanto ci scambiavamo qualche parola solo per rimarcare il vuoto che ci attorniava. È stato surreale. Morale della favola: sono arrivato alle 2:30 e alle 6:30 avevo già finito di vendere. Sono quindi rimasto a guardare le referenze solitamente più richieste rimaste tristemente invendute. Non mi era mai successo prima. 

A questo punto pongo a voi la domanda: perché i mercati non sono più trainanti per le feste? Com’è possibile che l’incremento di turismo e la preparazione dei piatti tipici che includono soprattutto verdure sotto il periodo natalizio non siano più un volano per le vendite? È sicuramente un dato certo il calo di potere di acquisto dei consumatori, ma siamo sicuri che tutto dipenda solo da questo? Il punto è che sempre più gente si rivolge ai supermercati anche per l’acquisto di frutta e verdura e i venditori specializzati in queste referenze inevitabilmente ne risentono. Soprattutto andrebbero coinvolti i giovani, più portati per praticità ad acquistare nella Gdo. Non so se la soluzione sia nel cambiare l’orario di apertura del mercato, ma di sicuro azioni devono essere messe in campo, perché ad oggi l’unica conclusione a cui sono arrivato è che nei mercati all’ingrosso le feste non ci sono più.

L’andamento segnalato dal lettore è pressappoco lo stesso da nord a sud. Cliccando qui potete leggere le previsioni di alcuni grossisti pochi giorni prima di Natale e qui invece il bilancio delle feste nella Capitale. Confidiamo tutti che questo sia l’anno della ripresa per i consumi di una categoria importante per il nostro benessere come l’ortofrutta e che ciò traini anche il recupero di competitività delle strutture all’ingrosso e del dettaglio specializzato. Ma ha ragione il nostro lettore, perché ciò accada occorre una profonda ristrutturazione della filiera specializzata, non basta una mano di vernice. Sarebbe però davvero un peccato perdere tanta professionalità e cultura di prodotto.