Mele Candine, consolidamento in Gdo

Con Zignani (Apofruit) punto sui trend produttivi e commerciali

Mele Candine, consolidamento in Gdo

Le mele Candine di Apofruit continuano a crescere con nuovi investimenti in superfici e ottimi riscontri in termini qualitativi. Ora il brand è alla ricerca di consolidamento tra le catene distributive italiane ma si rivolge anche a nuovi mercati esteri come Taiwan. Abbiamo fatto il punto della stagione con Enrico Zignani, category mele per Apofruit.

Enrico Zignani

Gli impianti stanno entrando in piena produzione con i volumi in ascesa. Per questa campagna, quali sono le vostre aspettative? 
Il raccolto 2022 di Candine® si attesta poco al di sotto delle 2.000 tonnellate (1500 convenzionale + 500 biologico). I nostri sforzi commerciali sono volti al consolidamento delle vendite sulle catene della Gdo italiana con cui abbiamo commercializzato la produzione della scorsa annata, oltre a proseguire con le vendite sui mercati esteri che hanno dimostrato di apprezzare il gusto e l’ estrema dolcezza di questa varietà. La commercializzazione delle mele Candine si chiuderà nel mese di giugno.

Come hanno risposto i frutti alle condizioni climatiche dell’ultimo periodo?
I frutti raccolti hanno dolcezza, croccantezza e soprattutto aroma a livelli addirittura superiori a quelli medi riscontrati, segno evidente che la varietà non teme stagioni calde e asciutte, come quella appena trascorsa. Il colore invece a volte leggermente sottotono, a causa delle anomale temperatura riscontrate nelle ultime settimane di settembre ed ottobre.

Come procede lo sviluppo negli areali individuati (Romagna, Veneto, Piemonte, Trentino)?
La varietà sta esprimendo buone performance agronomiche e produttive, dimostrandosi adatta a tutti i territori nella quale l’abbiamo impiantata senza particolari differenze qualitative. Il colore è ovviamente di livello leggermente superiore nelle zone pedemontane del Piemonte e Trentino.

Prodotto biologico: prevedete una crescita per questo segmento?
Candine® , fisiologicamente molto rustica e resistente, si presta molto alla coltivazione in regime biologico, ma è pensata per un mercato globale.  Attualmente la produzione da agricoltura biologica si attesta intorno al 30% del totale e riteniamo che sia una quota più che sufficiente per coprire le richieste del mercato. La superficie investita in biologico aumenterà in linea col nostro programma di sviluppo generale, mantenendo l’equilibrio del 30% sulla produzione totale.

Valorizzazione al punto vendita: qual è la vostra strategia?
Al momento stiamo portando a termine, assieme ai partner Europei, un’attività di restyling e aggiornamento della grafica e degli imballi utilizzati per proporre Candine® ai nostri clienti. Il risultato saranno quindi imballaggi più green e una grafica e comunicazione molto accattivante; ma siamo comunque aperti ad ogni forma di collaborazione per promuovere la varietà.
Dal punto di vista della promozione abbiamo attivato un progetto di informazione e comunicazione che prevede anche attività di in store promotion all’interno dei punti vendita della Gdo, molto probabilmente a calendario nei primi mesi del 2023. 

Come svilupperete il progetto nei prossimi anni?
Il progetto Candine® coinvolge operatori Francesi, Spagnoli e Portoghesi. In Italia siamo al momento distributori esclusivi, con un piano di sviluppo che porterà ad un raccolto di 5.000 Tons nel 2025, in aumento fino alle 8-10.000 Tons entro il 2030. 

Avete scelto Taiwan come sbocco commerciale per le mele Candine: che importanza riveste questo mercato?
Dalla prossima settimana, le mele Candine varcheranno i confini di Taiwan. Già lo scorso anno eravamo partiti con questa rotta commerciale e quest’anno abbiamo deciso di implementarla ancora di più. Con la partecipazione ad Asia Fruit Logistica abbiamo avuto modo di far conoscere il nostro prodotto e di ampliare ancor di più il nostro portafoglio clienti nell’areale asiatico.