Dal campo
Mandarini tardivi, una campagna da incorniciare
La società Canguretto: «Abbiamo avuto solo fiorone e super fiorone»
I mandarini tardivi stanno per concludere una campagna brillante, le richieste da parte dei mercati e della Gdo sono soddisfacenti e la domanda è in continuo aumento, mentre si attende l’exploit pasquale. Descrive così la stagione dei mandarini Paolo Scirè, titolare della Canguretto Sas di Villabate, azienda specializzata nel commercio di agrumi e frutta della Conca d'Oro. “È stata una stagione in crescendo, per le prime battute commerciali c’è stata un po' di tensione perché il calendario combaciava con le clementine e la scelta dei consumatori ricadeva sul senza seme; dopo le prime settimane, però, la strada è stata in discesa”.
Stagione premiata dai grossi calibri. “I volumi disponibili sono stati maggiori perché i calibri hanno riservato sorprese; abbiamo lavorato solo con fiorone e super-fiorone e poco prodotto di piccole dimensioni. la pezzatura grossa ci ha permesso di avere quotazioni migliori. Adesso tutti provano a portare il prodotto sino a Pasqua per chiudere in bellezza”.
Anche i prezzi sono stati ottimi. “Le quotazioni dei mandarini hanno mantenuto una forbice tra 1,20 – 1,30 euro al chilo e, in vista delle festività, sono destinati ad aumentare. Purtroppo, non si può accontentare tutta la domanda perché il prodotto scarseggia ma è stata una campagna lunga. Anche la qualità del frutto, inevitabilmente, inizia a venir meno con merce che si gonfia e perde di sapore”.
Sul fronte limoni, invece, la situazione cambia radicalmente e si perde il sorriso. “Momento deludente per i limoni, nonostante la qualità sia eccelsa, perché c’è un grande problema: la concorrenza spagnola. Il prodotto iberico è commercializzato da 0,40 a 0,50 euro al chilo in meno rispetto al prodotto nazionale, in pratica prezzi stracciati e il blocco riguarda anche la merce biologica”.
Scirè ci tiene però a puntualizzare le differenze. “I nostri limoni non vengono trattati e anche la buccia è edibile, spesso i limoni importati hanno subito trattamenti con prodotti simili a paraffine per aumentarne la shelf life”.