Dal campo
Magverik è la risposta alle esigenze della coltura del melone siciliano
Il cantalupo firmato BASF | Nunhems coniuga la grande qualità organolettica con un pacchetto di resistenze a Oidio e Afidi
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La Sicilia è la principale regione produttrice di meloni in Italia, con una superficie coltivata di circa 4.500 ettari e una produzione annuale che supera le 100.000 tonnellate. In termini percentuali, ciò corrisponde a un terzo della superficie nazionale e oltre il 20% dei volumi totali.
L’isola – facendo riferimento alla tipologia retato che è quella più diffusa in Itala – è storicamente il primo areale ad entrare in produzione fra fine marzo e inizio aprile, per poi terminare alla volta di inizio giugno. Negli ultimi anni, la coltura del melone siciliano ha compiuto un significativo passo avanti grazie a un miglioramento qualitativo dell’offerta, reso possibile dall’introduzione di varietà sempre più performanti.
Ecco Magverik il melone retato per soddisfare il produttore siciliano
BASF | Nunhems è tra i protagonisti di questa rivoluzione qualitativa e, grazie al contributo di Aurelio Boncoraglio, Sales Specialist Melone Sicilia, scopriamo una delle ultime eccellenze proposte ai produttori siciliani: Magverik F1.
“Siamo di fronte ad un melone retato italiano, dalla caratteristica forma tonda-ovale, da sempre tra i più apprezzati dai consumatori. Questo cantalupo si distingue per la polpa rosso intenso, il gusto eccellente, una pezzatura media e una lunga shelf life che è il presupposto per un’ottima conservabilità post-raccolta. Difatti, Magverik è una varietà perfetta per rispondere alle esigenze della Gdo e alle moderne abitudini di consumo familiare”.
“Dal punto di vista produttivo – prosegue Aurelio Boncoraglio – Magverik si distingue per l’elevata resistenza ai principali patogeni del melone, come gli afidi e l’oidio. Questi due patogeni, infatti, non solo compromettono le rese produttive, ma influiscono negativamente anche sulla qualità del frutto. Una pianta sotto stress, infatti, produce meloni di qualità inferiore. Grazie alla sua resistenza naturale, Magverik garantisce una coltivazione più sostenibile, con minore impatto ambientale e una qualità organolettica superiore”.
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Disponibile sul mercato da 4-5 anni, questa varietà sta registrando una crescita costante tra i produttori: “Il suo successo è legato alla capacità di contrastare efficacemente le principali fitopatie e di mantenere un livello qualitativo eccellente, contribuendo così a rilanciare la la coltura del melone in Sicilia”.
“Magverik, grazie al suo pacchetto di resistenze, si presta bene anche alle coltivazioni biologiche e ai programmi di produzione a residuo zero, rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più attento alla sostenibilità” specifica Boncoraglio.
“Si tratta di un melone medio-precoce, trapiantabile già da metà gennaio, con raccolta prevista tra il 10 e il 15 aprile e produzione fino a fine maggio. Questa precocità consente di portare sul mercato un prodotto di alta qualità in un periodo strategico”.
Un altro elemento distintivo di Magverik è la sua lunga shelf life: “caratteristica essenziale per il melone siciliano, che deve affrontare lunghi trasporti verso i centri di distribuzione della Gdo nel Nord Italia e dei Paesi Europei.
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L’esperienza diretta di un produttore
Per comprendere a fondo i benefici che una varietà come Magverik può offrire alla filiera siciliana del melone, abbiamo interpellato Massimo Spataro, responsabile dell’Azienda Agricola Palmeri Amapianeta, con sede a Ispica (Ragusa).
“La nostra azienda coltiva 300 ettari tra ortaggi, agrumi e seminativi, seguendo il regime dell'agricoltura biologica da oltre 25 anni. È una filosofia che abbiamo adottato senza esitazioni, diventando pionieri nel settore, poiché abbiamo convertito l’intera superficie al biologico fin da subito. A livello commerciale, esportiamo il 90% della produzione, principalmente in Europa, dove serviamo sia la Gdo sia negozi specializzati in prodotti biologici.”
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L’azienda ha esigenze specifiche legate sia alla qualità del prodotto – essendo rivolta a mercati di alto valore ma molto esigenti – sia alla produttività, con un’attenzione particolare alla resistenza alle malattie. Nel biologico, infatti, le possibilità di intervento sono limitate, rendendo fondamentale la scelta di varietà naturalmente robuste.
“Per questi motivi collaboro da anni con BASF | Nunhems, che mi garantisce soluzioni adatte alle mie necessità, come nel caso del melone Magverik. Ho iniziato a coltivarlo fin dal suo esordio sul mercato, e ormai sono quattro anni che lo coltivo con grande soddisfazione. Fin da subito ho apprezzato la sua resistenza agli afidi e all’oidio, due problematiche sempre più difficili da gestire in un’area ad alta specializzazione come la Sicilia.”
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Spataro ribadisce come la precocità sia uno dei punti di forza di Magverik: “Possiamo trapiantarlo già a metà gennaio, arrivando sul mercato nella prima decade di aprile con un prodotto di qualità eccellente e una pezzatura ottimale. Riusciamo a ottenere frutti dal peso compreso tra 900 e 1.100 grammi, corrispondente al calibro 6, il più richiesto nel settore biologico.” Anche dal punto di vista produttivo, Magverik si distingue per la sua resa e la facilità di gestione: “Questa varietà allega facilmente dai 7 ai 9 frutti per pianta e presenta la giusta vigoria, rendendola semplice da coltivare.”
Infine, un elemento cruciale per l’azienda è la qualità organolettica e la conservabilità del prodotto: “Tutta la mia produzione di melone retato è ormai Magverik, perché i miei clienti richiedono esclusivamente la qualità che questa varietà garantisce, a partire dall’elevato grado Brix. Inoltre, grazie alla sua lunga shelf life, posso esportarlo senza problemi in tutta Europa, mantenendo la stessa qualità che ha al momento della raccolta. Questo aspetto è determinante per un’azienda focalizzata sull’export come la nostra.”
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L’impegno di BASF | Nunhems per la filiera melonicola
Questa disamina evidenzia l’impegno di BASF | Nunhems nel settore del melone siciliano, volto a sviluppare soluzioni innovative che combinino qualità e sostenibilità. Questi due aspetti rappresentano requisiti fondamentali per affrontare con successo il mercato, senza trascurare le esigenze produttive, in particolare la resistenza ai principali patogeni, una delle sfide più critiche per l’intero comparto ortofrutticolo.
“La nostra missione è creare valore per l’intera filiera, affinché i benefici delle nostre innovazioni si riflettano su produttori, distributori e consumatori. Il nostro obiettivo è sviluppare soluzioni che, generando valore, uniscano e rafforzino l’intero settore” conclude Aurelio Boncoraglio.
Questo articolo è stato lanciato in anteprima sul servizio di aggiornamento settimanale su WhatsApp di Nunhems dedicato a melone e anguria (clicca qui per sapere come effettuare l'iscrizione).
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