Attualità
Limoni italiani, il rischio di perdere la bussola
Cresce l'import dalla Spagna, produzione nazionale giù: le incognite
Da pianta ornamentale nel Medioevo e primo Rinascimento, a prodotto di consumo per mille preparazioni. L’evoluzione del limone è stata notevole ma a che punto è oggi la produzione in Italia? Abbiamo fatto il punto con Paco Borras, il nostro inviato dalla Spagna nonché grande esperto del settore agrumicolo.
"Il Paese dove fiorisce l'albero dei limoni" di Helena Attlee
Ispirandomi al libro ‘Il Paese dove fiorisce l’albero di limoni’ di Helena Attlee trovato all’ultima fiera Fruit Logistica, ho deciso di approfondire il percorso di crescita di questa eccellenza italiana negli anni. La mia ricerca è partita ripercorrendo gli areali di coltivazione italiani più vocati, dai giardini ai palazzi delle pianure del Po, passando per Emilia Romagna, Calabria e Sicilia”.
In questa tabella elaborata dalle statistiche di Faostat, possiamo vedere come è cambiato il mercato negli ultimi quarant’anni.
Dati dei limoni in Italia suddivisi per tonnellate e periodi storici (vedi colori a destra)
Produzione - esportazioni - importazioni
La produzione italiana è diminuita di oltre il 40% e anche le esportazioni sono diminuite di circa il 73%. Al contrario, le importazioni si muovono intorno alle 124.000 tonnellate (+2,6%), il che significa più di 2 kg pro capite, una cifra nettamente superiore al consumo di limoni di molti altri Paesi del mondo.
Con questi dati il consumo lordo di limone nel periodo preso in esame è sceso da 10 a 8,6 kg pro capite, anche se ovviamente questo dato non si riferisce solo al prodotto fresco, perché una parte importante della produzione locale è lavorato dall’industria per ricavarne dei derivati, come il famoso limoncello o i vari succhi.
Ma nonostante ciò viene da chiedersi come sia diminuita così tanto la produzione italiana e allo stesso tempo come sia cresciuta l’importazione. Rimane da chiedersi se l’aumento delle importazioni di limoni siano determinate dai frutti provenienti dall’emisfero sud (in controstagione rispetto a quelli italiani), ma guardando i dati di Trademap capiamo subito che non è così.
Le importazioni italiane sono infatti guidate dalla Spagna e da altri Paesi dell'emisfero nord, mentre quelle dell'emisfero sud sono simili e talvolta anche minori nei volumi, come si vede nella tabella seguente.
Importazioni dei limoni per emisferi (dati Trademap)
In rosso emisfero sud, in blu emisfero nord, in verde importazioni totali
Se partiamo dal presupposto che i consumatori sembrano e dicono di preferire i prodotti locali, mi chiedo quali potranno essere i trend futuri.
In particolare mi pongo queste domande: la produzione di limoni in Italia continuerà a diminuire? Le esportazioni continueranno a diminuire? Le importazioni continueranno a crescere?
L'argomento è abbastanza profondo da dovermi fermare a pensarci per poter indicare le cause di queste tendenze.
Limoni e agrumi, un’importante distinzione
Come addetto al settore da anni, credo sia ingiusto utilizzare un unico concetto agronomico per parlare della categoria arance, limoni, mandarini e pompelmi.
Dal punto di vista del consumatore, i prodotti vanno distinti in due categorie:
- gli agrumi come arance e mandarini, il cui consumo avviene prevalentemente a fine pasto. La stessa modalità di consumo che ricoprono altri frutti come mele, pere, uva, drupacee, anguria, meloni, mango, o ananas per esempio.
- gli agrumi che non vengono consumati come frutta. I limoni ad esempio, che rappresentano un ingrediente per ricettazioni più elaborate, oltre che per il completamento di bevande come il tè o il Gin Tonic. Senza dimenticare che la buccia viene utilizzata separatamente dal frutto.
Nonostante il consumo pro-capite dei limoni rimanga al di sotto dei valori di agrumi/frutta, grazie alle loro caratteristiche di ingrediente in cucina, i consumatori non si focalizzano troppo sul loro prezzo.
Una categoria a parte è infine rappresentata dal pompelmo, attualmente in una posizione di produzione e consumo ben al di sotto del resto della categoria: il suo uso più comune si esprime infatti nel succo.
Per il limone italiano si è dunque arrivati ad un bivio: l'attuale strada sta portando verso una riduzione produttiva sempre più marcata e a una diminuzione del valore, serve svoltare per dare all'agrume il ruolo che merita.