La melicoltura strizza l’occhio al diserbo meccanico

Le soluzioni di Berti un’alternativa a quelle chimiche

La melicoltura strizza l’occhio al diserbo meccanico

Il diserbo meccanico poggia su soluzioni altamente tecnologiche che possono dare al frutteto una marcia in più sul fronte della sostenibilità. Berti Macchine Agricole, società veronese che ha fatto da apripista nel settore, durante l’ultima edizione di Interpoma ha messo in evidenza Ecosprint e Ecorow, due nuove diserbatrici per il sottochioma, attrezzate di fili in nylon e di dischi rotanti. 

“Questa edizione di Interpoma ha messo in luce i passi in avanti della meccanica, il diserbo chimico viene sempre meno utilizzato nel sottochioma e le diserbatrici offrono delle soluzioni vincenti sia per il produttore che per l’integrità della pianta”, spiega a IFN Massimo Maiorano, responsabile commerciale dell’azienda.
Il manager descrive così Ecosprint: “E’ una diserbatrice idraulica interfilare adatta per lo sfalcio dell'erba sottofila, è un modello dotato di un telaio portante con tre regolazioni idrauliche. Questa decespugliatrice è un modello a filo lungo che non danneggia l’apparato vegetale della pianta e permette una soluzione perfetta attorno al tronco, si può avere la struttura sia singola che doppia. Un’altra grande caratteristica è la velocità, infatti, viaggia a 4-5 km/h, prevalentemente viene adoperata in collina perché non muove il terreno e lascia il cotico erboso intatto”.

Dai fili in nylon si passa ai dischi con la diserbatrice Ecorow. “E’ una macchina a regolazione idraulica – spiega Maiorano - predisposta per l’applicazione di dischi a stella e a dito per la lavorazione del terreno sottofila tra le piante. Il disco anteriore scalzatore sradica l’apparato radicale dell’erba infestante, mentre i posteriori sono a dita e ultimano il lavoro. La caratteristica preponderante di questa macchina è l’effetto che ha sulle infestanti, infatti, tende a far seccare l’erba colpita dai dischi”. 
“Dobbiamo prepararci ad un mercato in cui il diserbo chimico si utilizzerà sempre meno nel sottochioma - conclude Maiorano - e le macchine saranno la soluzione adatta per ottenere un prodotto che soddisfi le aspettative dei consumatori”.