«Inizio stagione instabile, scelgo solo aziende consolidate»

Dal Maap But (Verdeoro): «Nessun problema con le pere di Sattin e i pomodori di ‘La Cavazza’»

«Inizio stagione instabile, scelgo solo aziende consolidate»

La nuova stagione autunnale del settore ortofrutticolo offre uno scenario di incertezza produttiva e pacate trattative. Dalla vetrina del Maap di Padova, Cristian But di Verdeoro ci segnala una situazione di scarso approvvigionamento e forte impennata dei prezzi.

“Settembre presenta un conto salato – spiega But a IFN - dovuto ad un’estate rovente, temperature  ingestibili e siccità che hanno penalizzato i fornitori rallentando produzioni e compromettendo la qualità degli articoli. Lo scorso anno per gli stessi prodotti vantavamo ben altri standard, più idonei per un commercio più facile e appagante per tutti gli addetti del reparto”.

E aggiunge: “Un ulteriore ‘tallone d’Achille’ in questo momento, per il nostro settore è la complicata  situazione economica globale, determinata prima dall’impennata del carburante, poi dal salato approvvigionamento delle materie prime ed ora dalla crisi energetica. Un mix di fattori che rallenta le movimentazioni di merce da  esportazione, mettendo un freno nell’acquisto della prodotto Made in Italy che personalmente difendo e sostengo”.

Il grossista segnala come solo aziende consolidate e leader nel settore attutiscono al meglio questa instabilità di inizio stagione: “Per esempio commercializziamo i prodotti dell’azienda Sattin, una novità presente nel mio stand con un marchio garante di prima scelta, che riesce tuttora a rispettare calibro e grammatura in ogni produzione, soprattutto con il frutto autunnale per eccellenza: le pere”.

Verdeoro commercializza le Abate (cal. 12) a 2,70 euro al chilogrammo mentre le Williams (cal. 14-16) si aggirano sui 2,60 euro al chilo.
“I frutti di Sattin non manifestano segnali di sbilanciamento nonostante i prezzi crescenti, distinguendosi da un mercato mancante per quantità e latente in qualità” specifica il grossista. 

Per i pomodori Verdeoro si affida all’azienda “La Cavazza” e vende il cuore di bue a 3,30 euro al chilogrammo mentre il grappolo è distribuito a 2,40 euro al chilogrammo.
“Con il titolare dell’azienda, Stefano Faccio, vanto una collaborazione quasi ventennale – commenta But – e posso dire che hanno avuto una buona gestione del prodotto, seppur minata dai danni atmosferici. In particolare, per le varietà  vincenti come Cuore di Bue, Tondo liscio, San Marzano Verde non hanno fatto percepire sofferenza di produzione, rimanendo una costante preferenza nella scelta dei clienti”.

“Siamo solo all’inizio di una nuova campagna invernale – conclude But – e il mercato da sempre non  offre certezze ma questa volta serve ancora più cautela e osservazione”.