In Sicilia scenario apocalittico con incendi e blackout. I reparti ortofrutta restano vuoti

Attività commerciali chiuse e camion carichi di merce bloccati nelle autostrade avvolte dalle fiamme

In Sicilia scenario apocalittico con incendi e blackout. I reparti ortofrutta restano vuoti

in questo momento la Sicilia è all’inferno e non per modo di dire; in tutte le province dell’Isola le temperature sono roventi con picchi di quasi 50°C che hanno mandato in tilt gli impianti elettrici delle città e scatenato incendi devastanti. I Vigili del Fuoco hanno lavorato senza sosta per fermare la voracità delle fiamme che hanno costretto, per alcune ore, anche a bloccare i voli dell’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo, a causa dell’enorme nube di fumo che ha oscurato i cieli della città e ha portato anche a chiudere le autostrade regionali. I roghi sono stati tanti, a macchia di leopardo, ma ciò che ha messo a soqquadro i centri abitati e le attività commerciali sono stati i blackout avvenuti in modo intermittente

Foto dalla pagina Facebook del Dipartimento della Regione Siciliana della Protezione Civile

Catania e l’hinterland per tre giorni hanno fatto i conti con l’assenza di acqua e luce; quest'ultima perché i cavi elettrici non hanno retto alle temperature estreme (oltre 47°C), con migliaia di abitanti abbandonati a sé stessi; stessa dinamica si è verificata anche a Siracusa mentre i monti Peloritani prendevano fuoco. Una situazione drammatica a tutti gli effetti che ha portato alla conseguenza più estrema con due anziani deceduti in provincia di Palermo. 
La Sicilia sta soffocando e anche l’ortofrutta è in ginocchio. Dagli alberghi agli stabilimenti balneari esercitare l’attività è pressoché impossibile nel periodo clou del turismo e dei consumi.

Soffermandoci sul nostro settore possiamo dire che tutta la filiera dell’ortofrutta è in impasse; la situazione è critica e il settore, dalle campagne alla grande distribuzione, sta subendo perdite rilevanti.
Racconta a IFN la drammaticità del momento Angelo La Marca, consulente commerciale di Ge.Lo.Frigo Service. “Il comparto ortofrutticolo era già reduce da 10 giorni di temperature superiori ai 40°C che avevano messo in sofferenza gli impianti agrumari e frutticoli con grande difficoltà per la raccolta degli ortaggi in serra; Inoltre, il personale non era fisicamente in grado di operare dopo le ore 9 del mattino all’interno degli impianti, i turni pomeridiani erano saltati ed era impossibile evadere gli ordini, lasciando i supermercati vuoti.

Ma da lunedì 24 la situazione è precipitata con temperature prossime ai 50°C. Le fiamme hanno avvolto ogni cosa comprese le campagne dalle aree serricole, ai frutteti nella Piana di Catania ed alle pendici dell’Etna; tanti automezzi carichi di ortofrutta sono stati assediati dalle fiamme in autostrada nella direttrice Siracusa - Catania - Messina ed hanno perso lo slot all’imbarco con notevoli ritardi e compromettendo i prodotti”.

Invaso nella Piana di Catania con perdite nei collegamenti

Dulcis in fundo, si fa per dire, vi sono state problematihe anche con le acque irrigue. Infatti,  buona parte degli invasi nella provincia etnea risultano non funzionanti, poiché le altissime temperature hanno deformato i giunti di collegamento delle tubature portando a perdite dell'acqua.

L'insieme di queste condizioni eccezionali ha fatto si che molti esercizi pubblici siano rimasti chiusi o senza merce negli scaffali, mentre il canale Ho.re.ca. è in sofferenza anche per le note vicende dell’aeroporto di Catania dove ci sono state cancellazioni e limitazioni ai voli in ingresso.