Dalla distribuzione
In Sicilia è primavera, agrumi fermi
La Spina: «Le vendite non vanno, troppo caldo»
Da due settimane le temperature in Sicilia non sono per niente invernali e si riflettono quindi sulle vendite già scarse di loro. A risentirne sono soprattutto gli agrumi, che in questo periodo solitamente i consumatori cercano. Le criticità non riguardano solo l’attuale vendita della frutta, ma anche la produzione degli ortaggi in serra che rischiano di maturare troppo velocemente. Una situazione che stupisce anche chi lavora nel settore da quasi quarant'anni.
Come racconta Giuseppe La Spina, presidente dei commercianti ortofrutta ingrosso del Maas di Catania e amministratore della Sicilian Fruit, anche la scorsa settimana c’erano 26 gradi, temperature quasi estive. “Siamo totalmente bloccati con gli agrumi per quanto riguarda la frutta. Di queste ultime ce ne sono molte, ma non vanno per niente. I mercati sono nel caos, è come se stessimo vendendo merce fuori stagione. In 37 anni di lavoro nel mondo dell’ortofrutta non ho mai visto una situazione del genere”.
A soffrire le temperature inadeguate è anche l’uva da tavola. “Il prodotto si è venduto senza difficoltà finché è stato freddo, ma adesso che è caldo non funziona per niente. Tra gli ortaggi invece faticano i cavolfiori, che stanno rimanendo invenduti nonostante i quantitativi non manchino e i carciofi. L’anno scorso nel periodo prima delle feste li vendevamo a 60-70 centesimi a capolino, mentre ora a 13-15 centesimi. La differenza di prezzo è davvero anomala e non riusciamo a venderli perché la gente giustamente non è invogliata a comprarli”.
In una regione dove solitamente in inverno ci sono in media 5 gradi la notte e 12-13 il giorno, adesso ci si sveglia con 17 gradi centigradi e durante il giorno la colonnina di mercurio sale velocemente oltre i 20 gradi. “Queste temperature rappresentano un problema anche per la produzione degli ortaggi in serra, dove le temperature stanno aumentando a dismisura, con il rischio di raggiungere anche i 40 gradi centigradi e di far maturare il prodotto troppo velocemente e in anticipo, creando quindi un buco produttivo a gennaio”.
Procedono a rilento anche le vendite di pere e mele e per un’altra settimana al momento le previsioni meteorologiche restano le stesse. A produttori e venditori non resta che sperare che siano avventate.