«Il consumatore va tranquillizzato»

L’azienda pugliese Oroverde Milella spera in una ripresa natalizia

«Il consumatore va tranquillizzato»

Consumi lenti per l’ortofrutta. Niente di nuovo sotto il sole verrebbe da dire: continua la fase di stand-by per il commercio di frutta e verdura, questo vale in Italia ma anche all’estero. La filiera fa i conti con un consumatore preoccupato, molto prudente sugli acquisti. Lo evidenzia a IFN Ezia Milella, dell’azienda pugliese Oroverde. “La nostra realtà commerciale – afferma l’imprenditrice – ha radici solide anche nei mercati esteri come Francia, Germania, Belgio e Grecia ma possiamo constatare che lontano dai confini nazionali la situazione è la medesima, quindi un quadro generale negativo. Anzi, in queste settimane il mercato interno è più generoso in termini di quotazioni”.

L’azienda barese dedicata 35 ettari alla coltivazione di finocchi, rape, bietola, sedano, cicoria cimata e cicoria catalogna e focalizza il suo business nei mercati all’ingrosso del nord e del centro Italia.

“I consumi per tutte le referenze sono diminuiti – afferma Ezia Milella - c’è meno richiesta sia in termini di varietà merceologica che come quantitativi. Noi forniamo oltre 20 mercati all’ingrosso nazionali e ci rendiamo conto di una situazione stagnate da nord a sud. Tutto nasce dal consumatore finale che ha messo un freno agli acquisti. L'azienda punta sulla commercializzazione di referenze di alta qualità – continua Milella - e questo ci consente di non avere ripercussioni negative sul fatturato grazie a dei prezzi remunerativi. È ovvio che la situazione deve cambiare per stare più sereni”.

Il clima non ha aiutato, il caldo prolungato sino a novembre ha creato una sovrapproduzione del prodotto locale. “E’ una fase di mercato in cui c’è troppa offerta - osserva Milella - speriamo che in prossimità del Natale ci sia un aumento dei consumi. Non c’è stato nessun beneficio dal calo termico, l’ortofrutta è vittima di consumatori terrorizzati dal caro energia, inoltre c’è poca gente in giro e gli acquisti sono ridotti”.

Anche le referenze che lasciavano ben sperare non brillano, il finocchio ha perso appeal ad esempio. “C’erano grandi aspettative su questo ortaggio, ma è lontano dai numeri record registrati l’anno scorso. Un prodotto che riserva soddisfazione e riesce ad avere un prezzo soddisfacente è la cicoria cimata – conclude Milella - ma ovviamente non è un articolo che può, da solo, risollevare la stagione”.