«Fuji, la stagione parte male»

Maghini da Bologna: «Ma calibri e prezzi sono buoni»

«Fuji, la stagione parte male»

La raccolta delle Fuji è iniziata in quel di Baricella, in provincia di Bologna. Qui il produttore Luca Maghini, titolare dell’omonima azienda agricola che coltiva 11 ettari di meleto tra Gala, Golden e Fuji, lamenta una scarsissima produzione a causa del diradamento chimico.

“La raccolta è iniziata da poco, saremo ad un 20-30% del totale – spiega a IFN Maghini – ma quest’anno la stagione sarà corta perché siamo sotto al 50% di produzione rispetto all’anno scorso. La causa è del diradamento chimico, una pratica utile per eliminare i frutticini in eccesso e più deboli, ma che quest’anno ha provocato la cascola di più frutti del dovuto. Non si tratta di un caso isolato, lo stesso fenomeno si è verificato anche in Trentino, dove sono specialisti delle mele”.


Il problema secondo il produttore starebbe nei prodotti a base di Benziladenina, principio attivo che avrebbe funzionato più del solito soprattutto negli impianti con piante basse. 
 

L’eccessivo diradamento ha giovato però alla pezzatura delle mele Fuji. “Dei calibri non ci si può lamentare – prosegue -. Sono molto buoni anche perché ho contrastato la siccità attraverso l’irrigazione sottochioma e sovrachioma. La stagione estiva particolarmente calda ha aiutato la colorazione, per questo i frutti si presentano molto bene”.

Per quanto riguarda la richiesta, a inizio settimana c’è stato un rallentamento. “La campagna commerciale era partita molto bene la scorsa settimana, ma ora che ci avviciniamo al clou della stagione l’interesse si è affievolito e si unisce ad un clima di incertezza e difficoltà legato alla situazione energetica, che rende difficile coprire i costi produttivi. Le bollette dei magazzini sono quintuplicate diventando spese insostenibili nonostante cambi spesso il fornitore di energia elettrica per poter risparmiare”.

“La merce è molto buona perché realizzo un prodotto di nicchia che punta tutto sulla qualità – continua Maghini – ma i consumatori stanno diminuendo gli acquisti quindi per ottobre, novembre e dicembre non si riesce ad essere ottimisti”. 
L’azienda agricola Maghini distribuisce la propria produzione ai mercati ortofrutticoli. “Attualmente i prezzi al produttore viaggiano attorno ai 50-60 centesimi al kg per il calibro 75+ e il 70% di colore. Quotazioni buone, ma insufficienti se consideriamo il crollo produttivo”.