Fragole, la campagna di Aop Luce entra nel vivo

Il punto con Galdiero (Ad) e Di Mambro (responsabile commerciale)

Fragole, la campagna di Aop Luce entra nel vivo

Dopo una prima fase di instabilità, la campagna fragolicola è entrata nel vivo per Aop Luce. Se le temperature altalenanti non hanno giovato allo sviluppo delle piante, la scarsa presenza del prodotto spagnolo ha invece facilitato il posizionamento dei frutti italiani nei banchi della Gdo nazionale. Abbiamo fatto il punto della stagione con Giacomo Galdiero e Loredana Di Mambro, rispettivamente Amministratore delegato e responsabile commerciale di Aop Luce.

“La campagna 2023 delle fragole di Aop Luce è ormai entrata in piena produzione, dopo una prima fase instabile – spiega Galdiero a IFN -. Il mese di dicembre particolarmente caldo aveva generato un anticipo di fioritura nel nostro areale produttivo campano e, conseguentemente, un avvio anticipato della raccolta dei primi quantitativi a fine gennaio. Il clima molto rigido di febbraio (durato due/tre settimane) aveva poi rallentato la produzione, causando una carenza di prodotto ed un andamento altalenante che continua a perdurare”.

Per quanto riguarda le varietà, Aop Luce dedica un totale di 50 ettari a Melissa, Marimbella, Giolita e Sabrina. Contemporaneamente, l’azienda sta testando alcune nuove varietà: “Stiamo puntando su frutti che possano garantire resa, sapore e tenuta nella nostra zona che comprende la fascia costiera tra Lazio e Campania” ha commentato l'Ad dell'azienda. 

Fragole Favetta di Aop Luce

In questi giorni per Aop Luce è partita anche la commercializzazione della fragola Favetta: “Questo frutto rimane una nicchia di mercato di complessa gestione data la sua delicatezza, la shelf-life ridotta e gli elevati costi di produzione e di raccolta, ma - grazie alle caratteristiche uniche di dolcezza e consistenza - è apprezzatissima dal consumatore – specifica la responsabile commerciale Di Mambro -. Le quotazioni di questo prodotto sono in linea con quelle dello scorso anno e mediamente superiori del 60-70% rispetto alle fragole tradizionali, appunto per le complessità appena esposte”. 

Una situazione, in particolare, sembra aver favorito il mercato delle fragole italiane, ovvero la debole concorrenza della Spagna. “Fortunatamente quest’anno l’assenza della concorrenza spagnola ci ha permesso di mantenere la posizione nelle catene della GDO nazionale, seppur con piccoli quantitativi, sin da gennaio”, ha sottolineato Di Mambro.

Venendo ai trend di mercato, le quotazioni sembrano essere in linea con quelle di anno scorso a parità di periodo, nonostante i volumi disponibili siano inferiori. “I consumi nazionali però non sono particolarmente sostenuti – sottolinea la responsabile commerciale - sarà a causa del clima, con la primavera che stenta ad arrivare, sarà a causa della battuta di cassa, che quest’anno, data la situazione economica, può rappresentare un ostacolo per il consumatore, ma le vendite non sono brillanti”. 
E conclude: “La qualità purtroppo in questa prima fase della campagna non è stata eccezionale a causa dell’andamento climatico e dell’umidità che ha caratterizzato l’ultimo mese e mezzo. Ma siamo ottimisti e speriamo in un miglioramento generale per il periodo di Pasqua”.