Fichidindia protagonisti dell’autunno

I Sapori dell’Etna: «Lottiamo contro i capricci del clima ma siamo soddisfatti»

Fichidindia protagonisti dell’autunno

Arriva il primo freddo e gli accaldati fichidindia stanno conquistando i mercati di tutta Italia. L’inizio di stagione ha riscontrato mille difficoltà, come conferma a IFN il produttore etneo Orazio Signorelli, co- titolare insieme ai fratelli e al padre dell’azienda I Sapori dell’Etna che dedica 40 ettari al ficodindia a Belpasso (Catania). 

“Il caldo torrido di inizio stagione ha compromesso le vendite perché le temperature roventi hanno creato sovrapproduzione che ha alterato l’equilibrio domanda-offerta – precisa l’imprenditore - ma adesso stiamo vivendo una fase positiva in cui i volumi si sono regolarizzati e nei mercati i bastardoni vanno a ruba con quotazioni soddisfacenti”.
Non solo caldo ma i mesi di campagna dei frutti etnei è stata minata da altri nemici, come gli insetti. “Abbiamo registrato - afferma Signorelli - un forte attacco della mosca che ha beneficiato del clima, abbiamo affrontato il problema con delle trappole che fortunatamente hanno limitato i danni. Inoltre, dopo un infuocato ad agosto, abbiamo subito delle piogge che hanno causato qualche spaccatura al frutto”.

Adesso il mercato e il meteo sembrano sorridere ai produttori e la domanda di fichidindia si impenna. “Con i bastardoni è grande momento – dichiara l’imprenditore – non riusciamo a soddisfare tutta le richieste, abbiamo perso un po' di volumi ma la qualità fa risplendere il prodotto. Anche all’estero questa referenza è molto attesa e noi abbiamo portato anche i fichidindia sotto l’ombra della Statua della Libertà. Abbiamo affrontato la sfida dell’America cercando di migliorare la shelf-life del prodotto, distribuendo la merce appena raccolta in modo circolare nel paniere per evitare di creare urti e traumi al frutto.”.

Il produttore non esita a raccontarci il segreto del gusto unico della propria referenza: “Le nostre piante si trovano su vecchie colate laviche intatte, che contribuiscono ad aumentare il valore organolettico del frutto e anche la consistenza. Infatti, in questo areale i frutti sono più croccanti. Da qualche tempo si sta accrescendo anche la consapevolezza del potere nutraceutico della pianta che mi piace definirla come una farmacia naturale”.
Il produttore fornisce anche delle quotazioni attuali della merce e racconta di bastardoni 12-14 frutti per cassetta venduti all’ingrosso tra 3,70 e 3,80 €/kg
“Con le festività speriamo che il consumo aumenti – conclude Signorelli - e ci faccia concludere in bellezza una stagione non priva di ostacoli”.