La bilancia pende sempre dalla parte della Spagna

Interscambio ortofrutticolo con l'Italia, i dati ad agosto: volumi in calo, prezzi su

La bilancia pende sempre dalla parte della Spagna
Import-export ortofrutticolo, la bilancia pende nettamente dalla parte della Spagna: ad agosto 2021 le esportazioni italiane nel Paese iberico si sono attestate a 99.431 tonnellate per un valore di 104,5 milioni di euro mentre l'Italia ha acquistato 538.041 tonnellate di frutta e verdura fresca con un "conto" di 565,6 milioni di euro. E' quanto emerge dai dati del Dipartimento delle dogane e delle imposte speciali, dipendente dall'Agenzia delle Entrate, elaborati da Fepex.

L'Italia è la quinta destinazione dell'export ortofrutticolo spagnolo con volumi stabili, anzi in lieve calo, negli ultimi anni. Nel 2015 le vendite in Italia erano state di 858.998 tonnellate, l'anno scorso 830.015 tonnellate. Il valore peraltro è cresciuto, passando da 778 milioni di euro nel 2015 a 848 milioni di euro nel 2020.



La frutta è la categoria più esportata dalla Spagna verso l'Italia con 534.114 ton nel 2020; in evidenza gli agrumi, in particolare arance, mandarini e limoni, che hanno rappresentato oltre 280.000 ton, seguiti dalle drupacee, in primis pesche con 55.740 ton esportate e nettarine, con 40.476 tonnellate.

Le esportazioni italiane in Spagna nel 2020 si sono fermate invece a 114.504 tonnellate per un valore di 136,7 milioni di euro: l'Italia è il sesto paese fornitore. Anche in questo caso, dati piuttosto lineari con una lieve flessione in volumi e un'ascesa in valore rispetto al 2015, quando erano state inviate nel Paese iberico 137.086 tonnellate di ortofrutticoli per un valore di 130 milioni di euro.



La frutta è la categoria più inviata a Madrid con 106.427 ton nel 2020, il 94% del totale: al vertice mele con 55.914 tonnellate, kiwi con 22.500 ton e uva da tavola con 12.442 ton.

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